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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il commerciante sanzionato: “Chiederò i danni al Comune”
Federico Parise, “obbligato in solido” della sanzione di oltre 5000 euro comminata dalla Polizia Locale a un suo dipendente per “vendita di pane senza autorizzazione”, va al contrattacco. Pubblichiamo alcuni estratti del verbale della multa
Pubblicato il 30-04-2012
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E' una pentola in ebollizione Federico Parise, titolare della caffetteria-panetteria di vicolo Bastion, all'incrocio con salita Brocchi a Bassano.
Lo è già nella sua normale attività quotidiana, che grazie al suo modo di fare estroverso e istrionico ha permesso di richiamare in negozio, in poco tempo, una consistente clientela fissa e di passaggio.
Figurarsi adesso che il suo nome è stato catapultato al centro del dibattito cittadino per l'ormai celebre sanzione da oltre 5000 euro (5.177,20 euro, per l'esattezza) irrogata dalla Polizia Locale a un suo dipendente, Samb Moussa, intento a vendere, con regolare scontrino, sacchetti di pane nel sottoportico all'esterno del locale (proprietà privata) e alle auto in transito, ferme all'attiguo semaforo rosso.
"Dita puntate su di noi". Il titolare "obbligato in solido" Federico Parise e il dipendente sanzionato dalla Polizia Locale Samb Moussa (foto Alessandro Tich)
Ed è proprio quest'ultimo l'aspetto su cui la Polizia Locale ha puntato il dito.
Come si legge infatti nel verbale di contestazione e notifica della trasgressione, contestata lo scorso 25 gennaio alle ore 18, “il sig. Samb Moussa esercitava il commercio su aree pubbliche di pane confezionato senza la prescritta autorizzazione”.
Come infatti verbalizza ancora l'agente accertatore, il trasgressore, “collaboratore della ditta individuale omonima Parise Federico, vendeva del pane contenuto in sacchetti di carta agli automobilisti in transito e fermi al semaforo rosso consegnando loro anche lo scontrino fiscale”.
“Dalla verifica presso l'Ufficio Commercio - continua il verbale - risultava che la ditta individuale omonima Parise Federico non è mai stata in possesso di autorizzazione amministrativa per il commercio su aree pubbliche ma risulta essere in possesso solamente di Licenza di Pubblico Esercizio.”
Manca però il “corpo del reato”. Scrive infatti il vigile: “Poiché le confezioni di pane venivano prelevate all'interno del predetto esercizio e consegnate agli automobilisti ogni qualvolta accettavano l'offerta di vendita, e considerato che nel frattempo gli stessi all'apparire della luce verde si allontanavano, non si è potuto provvedere al sequestro della merce posta in vendita”.
Parise vede una precisa analogia con la seconda maxi-multa comminata dalla Polizia Locale al titolare di un bar tabaccheria di quartiere San Vito, colpevole - agli occhi degli agenti - di aver permesso a un immigrato nordafricano di commerciare alcuni articoli, senza autorizzazione, nell'area esterna di pertinenza del suo locale.
Il barista di San Vito, per questo motivo, è stato sanzionato assieme all'ambulante irregolare con un'analoga multa di oltre 5000 euro in quanto, per legge, “obbligato in solido”.
E Parise, pure sanzionato in qualità di “obbligato in solido”, non ha dubbi: il suo collaboratore “è stato equiparato a un venditore ambulante”.
E poco importa se i sacchetti di pane siano sempre stati esposti in vendita all'interno della proprietà privata, ovvero nel negozio o entro i limiti del sottoportico: quel mezzo passo sulla strada per consegnarli ai clienti al volante hanno fatto scattare la pratica per commercio non autorizzato.
E intanto il titolare del negozio, che ha presentato una memoria difensiva in Comune, annuncia battaglia.
“Vado a chiedere i danni al Comune - ci dice Parise -. Questo intervento amministrativo ha generato un mancato introito di 50-80 euro al giorno. Ho avuto un danno di immagine e di mancata vendita, per una cosa che non ci sta. Pretendo che venga fatta giustizia.”
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