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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Politica

Tre ricette per l'economia di Rosà

Elezioni amministrative: primo faccia a faccia tra i candidati sindaci Paolo Bordignon, Barbara Guidolin e Alfio Piotto, invitati al confronto diretto dalle categorie economiche

Pubblicato il 24-04-2012
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Su una cosa i tre candidati sindaci di Rosà non sono assolutamente d'accordo: la viabilità. Ovvero, su come deviare il traffico pesante dal centro del paese: il che - nel Comune tagliato in due dalla Ss 47 - rappresenta da decenni il problema dei problemi.
La discordanza emerge nel primo confronto pubblico tra i tre aspiranti primi cittadini - in ordine alfabetico: Paolo Bordignon (Continuità e Rinnovamento), Barbara Guidolin (Movimento 5 Stelle) e Alfio Piotto (Ros@' 2012) - invitati a rispondere alle domande delle categorie economiche nella sala consiliare del municipio.
Sette domande su altrettanti argomenti (viabilità, fiscalità comunale, opere pubbliche prioritarie, pianificazione urbanistica e commerciale, sportelli unici, edilizia privata e sostegno all'accesso al credito) predisposte dalle categorie economiche promotrici della serata - Apindustria, Assindustria, CNA, Coldiretti, Confartigianato e Confcommercio - e rivolte ai tre concorrenti in un “question time” moderato dal giornalista Gianni Celi.

Paolo Bordignon, Barbara Guidolin e Alfio Piotto nel confronto diretto in sala consiliare (foto Alessandro Tich)

E il tema viabilità, posto al primo punto dell'ordine dei quesiti e affrontato anche in altri momenti dell'incontro, divide già le acque della ricerca del consenso.
Bordignon definisce lo spostamento del traffico pesante “il problema principale” e rilancia la soluzione della Bretella Ovest, cavallo di battaglia dell'Amministrazione comunale uscente: “E' una soluzione per la qualità della vita di Cusinati, Rosà e S.Anna ed è impossibile trovare alternative all'interno del paese”.
Guidolin collega il problema della viabilità nord-sud alla “connessione con la ferrovia”: “La soluzione a ovest non serve, non c'è ferrovia. A est la soluzione c'è già e può essere collegata a interporti per lo scambio delle merci. E' la nostra visione del futuro per la viabilità di Rosà”.
Piotto - più aggressivo e polemico, nel corso della serata, rispetto ai suoi due contendenti - parte dalla Pedemontana (“la soluzione della Conferenza dei Servizi del 2001 era l'ideale, ora qui abbiamo una superstrada con tre caselli con grande responsabilità da parte della politica”) e esclude a priori una Bretella Ovest: “E' fantasmagorica”. “La Bretella Est - aggiunge più tardi - e già prevista tra le opere complementari alla Pedemontana e ridurrà il traffico sulla Ss 47 del 30%. Un anno e mezzo fa è stato fatto del terrorismo tra le famiglie di Borgo Tocchi riguardo alla soluzione ad est.”
Su alcune questioni specificamente economiche correlate alle domande - contenimento dei tributi comunali, limiti alla grande distribuzione e sostegno al piccolo commercio, sportelli unici a servizio delle imprese, iniziative a supporto dei Confidi per l'accesso al credito delle aziende - le proposte dei tre candidati, anche se da diverse angolazioni, sostanzialmente convergono.
Ad esempio sull'IMU - vero e proprio tema del momento - Guidolin afferma che “l'obiettivo è ridurla”, Piotto dice “no all'addizionale che spetta al Comune” e Bordignon intende “non aumentare l'IMU sulla prima casa e sulle attività produttive”.

Opere pubbliche e edilizia privata

Ma è su altri argomenti che le acque, non senza qualche “stoccata” volante, si dividono di nuovo. A cominciare dalle priorità per le opere pubbliche.
Per Piotto sono quelle viabilistiche: “Siamo aperti a varie soluzioni: un bypass dalla Ss 47 alla rotonda via del Lavoro-via Brega in zona industriale, una strada di collegamento con via Borromea per bypassare S. Anna e S. Pietro e altre proposte da definire con i tecnici e coi Comuni contermini”. Bordignon punta sulla “casa alloggio per anziani non autosufficienti, con 16 quote diurne date dalla Regione” e sulla costruzione, dopo l'eliminazione del problema allevamenti intensivi-odori molesti in zona, “della scuola a forma di Campus tra Cusinati e S.Pietro, per la quale abbiamo 1 milione e 200mila euro di contributo regionale”.
Guidolin richiama la necessità “di un plesso unico per le scuole primarie e secondarie, molto dispendiose, con notevole risparmio energetico” (la proposta di una scuola centralizzata è lanciata anche da Piotto). I vecchi edifici delle scuole, per Guidolin, avrebbero destinati alla realizzazione di “una cittadella dei giovani e delle imprese, con sviluppo di servizi internet e un salone espositivo per gli artigiani locali.”
E' sull'edilizia privata che il clima dell'incontro, piuttosto “abbottonato”, si riscalda un po'. A fronte di “100 appartamenti e 500 negozi sfitti a Rosà”, Piotto dice “stop a nuove lottizzazioni”, propone “il solo completamento di quelle esistenti”, per la prima casa apre “alle necessità delle famiglie per costruire per i loro figli” e sostiene “il recupero dell'edilizia residenziale con logiche innovative”. E quindi lancia l'accusa: “In merito alla trasformazione dei siti agricoli e annessi rustici, dico “no” alla speculazione edilizia che è diventata una regola qui a Rosà.”
“Non raccolgo la provocazione, essendo io assessore all'Urbanistica” - replica Bordignon, che aggiunge: “Abbiamo sempre lavorato nel rispetto dei parametri del Pat. Per il residenziale continueremo sulla strada delle perequazioni urbanistiche. Per i rustici, il recupero sarà a piccoli passi, ben precisi e mirati.”
Guidolin vuole “invertire la rotta del consumo del territorio”, ritiene “inutile la costruzione di nuovi capannoni” e propone “un censimento degli appartamenti sfitti e capannoni vuoti, per immetterli sul mercato”.
Il moderatore Gianni Celi aggiunge un'ottava domanda e chiede ai tre candidati di esprimersi sulla tutela del territorio e in particolare sul risparmio energetico.
Per Guidolin “è un terreno nuovo che va esplorato con coraggio e incentivi del Comune”. Piotto intende “incentivare il fotovoltaico, per il quale abbiamo perso cinque anni rispetto a Comuni vicini, senza spendere in impianti di biomassa costati 2 milioni di euro e di cui non conosciamo le entrate” e propone inoltre “la domotica nell'illuminazione pubblica, che porta a un risparmio di consumi fino al 30% e la possibilità di utilizzare lo stesso impianto per la videosorveglianza e il wi fi.”
Bordignon puntualizza che a Rosà “ci sono già 50 punti luce a led con una diminuzione dei consumi del 3%” e “che gli incentivi al fotovoltaico sono già previsti dal Pat, con 7 impianti su scuole e palestre che producono 150 kw di energia e un risparmio annuo di 30mila euro.”
L'ultima “scintilla” è sull'agricoltura. Piotto propone di “incentivare la vendita dei prodotti agricoli a km 0 nei mercati settimanali”. “L'agricoltura ha ben altri problemi che i km 0”, ribatte Bordignon.
Il confronto si chiude con gli appelli al voto. Piotto: “Siamo un gruppo di persone nuove, la nostra volontà è quella di creare il cambiamento a Rosà. Vent'anni fa il cambiamento ha portato dinamismo, oggi c'è bisogno di ripartire e riportare la nostra comunità al passo coi tempi.” Guidolin: “Siamo in 101 Comuni, non solo a Rosà. Noi siamo dei ragazzi che pensano il futuro in modo diverso e i nostri principi fondamentali sono la partecipazione dei cittadini, la condivisione e la democrazia diretta.” Bordignon: “Siamo una lista rinnovata al 50%. Rappresentiamo la continuità, il buon governo e la concretezza.”

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