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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

2.1.2012: parcheggio all'ex Ospedale

Cronaca e curiosità del primo giorno di apertura a pagamento del parcheggio “Centro Storico-Le Piazze”. Se non è deserto dei Tartari, poco ci manca. Le addette alle informazioni: “Tornate qui giovedì, quando c'è mercato”

Pubblicato il 02-01-2012
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Brassaï. L’occhio di Parigi

“Ci sono più giornalisti che auto parcheggiate”. Sono quasi le ore 12 del 2 gennaio 2012, e la battuta del cameraman di una Tv locale la dice lunga sulla scena che si presenta ai nostri occhi nel nuovo parcheggio “Centro Storico - Le Piazze” di Bassano del Grappa, nell'area dell'ex Ospedale, che dalla mezzanotte di oggi, dopo i due mesi di apertura gratuita, è diventato a pagamento.
Per una casuale coincidenza, arriviamo sul posto - per verificare la situazione di persona - assieme ai colleghi di due troupe televisive cittadine e insieme constatiamo quello che testimonia anche la nostra photogallery: se non è il deserto dei Tartari, poco ci manca.
E' vero: siamo appena al 2 gennaio, l'“onda lunga” del Capodanno non è ancora esaurita, è lunedì mattina e i negozi sono chiusi. Ma Bassano non è deserta: auto e pedoni circolano in centro e il parcheggio gratuito di Prato Santa Caterina, come vi mostriamo in un altro articolo, è regolarmente pieno.

Bassano ore 12: così il parcheggio all'ex Ospedale (foto Alessandro Tich)

Eppure il “Centro Storico-Le Piazze”, gettonatissimo durante tutta la sua fase “free”, viene di fatto snobbato: al nostro arrivo il display posto all'esterno del parcheggio in via De Blasi indica 378 posti liberi. Visto che i posti-auto totali sono poco più di 400, fate un po' i conti voi.
Gli impianti automatici del parking non sono ancora totalmente a regime: su una delle due corsie di ingresso di via De Blasi è posizionato un triangolo, probabilmente per l'ancora temporaneo non funzionamento di una delle macchinette di erogazione dei ticket.
Dopo qualche attimo arriva un'auto, si ferma alla sbarra e il conducente legge il piccolo cartello con l'indicazione dei vari tipi di tariffe a seconda della fascia oraria: un'autentica sfida a chi soffre di miopia. Ci rimane per almeno mezzo minuto, poi fa retromarcia e se ne va. Un'altra auto, di seguito, fa la stessa cosa. Più tardi anche un terzo automobilista, al volante di una vettura targata Trento, farà dietrofront. Una nostra collega gli chiede cosa pensa della “sorpresa” del parcheggio a pagamento. “La sorpresa gliela faccio io e vado a parcheggiare da un'altra parte” - è la sua risposta.
A contribuire alla “confusionale sorpresa” degli utenti al volante c'è anche il fatto che uno dei cartelli all'ingresso di via De Blasi con la scritta “parcheggio gratuito” non è stato ancora rimosso, come pure sono ancora al loro posto i cartelli in via dell'Ospedale con la scritta “uscita pedonale parcheggio gratuito”.
Ma gli eventuali automobilisti sperduti hanno però i loro angeli custodi: due giovani e gentili ragazze - casacca gialla fluorescente sulle spalle e cartellino della “Sis” in evidenza - incaricate di dare tutte le informazioni sul funzionamento del parcheggio a chiunque ne faccia richiesta. Saranno a disposizione della cittadinanza, in vari orari e vari turni, fino al 14 gennaio.
Le due “informatrici” sono posizionate - e non a caso - nei pressi della macchina adibita al pagamento del ticket: un impianto di nuova generazione che assomiglia ad un grande “smartphone” che tuttavia, come riconosciuto dalle stesse addette ai lavori, non è il massimo della chiarezza. “Ci sono tre fessure sul lato destro della macchina - ci spiegano -. Una è per l'inserimento delle monete, ed è abbastanza intuitiva. Le altre due, rispettivamente, sono per l'inserimento del ticket e per le banconote, ma si assomigliano e non c'è nessuna indicazione scritta. Qualche utente mette il ticket al posto delle banconote, e viceversa. E' un dettaglio da migliorare.”
La “macchina dei soldi” ha però un suo display, con tanto di immagini turistiche di Bassano, che indica le operazioni da fare, con la possibilità di farlo in quattro lingue diverse.
“Anche il ticket per l'uscita - ci spiegano le gentili addette - viene stampato nella lingua selezionata dall'utente.”
Nel frattempo vicino all'impianto si ferma un'auto, in procinto di uscire. “Posso pagare qui?” - chiede il conducente. “C'è un'altra macchina per pagare sul lato opposto del parcheggio - risponde una delle due ragazze - ma a questo punto le conviene pagare qui.” L'uomo scende dalla macchina e davanti alle telecamere e alla nostra macchina fotografica, con le “istruzioni guidate” di una delle due signorine, procede all'inserimento del ticket. “Non deve pagare nulla” - gli viene detto. Aveva infatti parcheggiato l'auto per un periodo inferiore ai 30 minuti, per il quale non è prevista alcuna tariffa.
“Fino adesso sono arrivate soprattutto persone interessate a fare l'abbonamento settimanale - ci dicono ancora i due “angeli custodi” -. Oggi non ci sono tante auto, ma è meglio tornare giovedì, quando c'è il mercato, per vedere realmente come va.” Consiglio utile, ma che avevamo già - ovviamente - in preventivo.
In questo primo giorno di scuola per il nuovo parking a pagamento, c'è stato anche un automobilista che nonostante gli avvisi ha parcheggiato l'auto la scorsa notte, l'ultima ancora “free”, e se l'è venuta a riprendere questa mattina con le uscite bloccate. Per uscire, l'incauto utente avrebbe dovuto pagare l'importo totale del ”ticket smarrito” pari a 40 euro, ma è stato “graziato” dal personale tecnico del parcheggio che gli ha aperto la sbarra e lo ha lasciato andare.
Ce ne andiamo anche noi: dopo mezz'ora dal nostro arrivo, il display di via De Blasi segna 375 posti liberi, ovvero tre auto in più parcheggiate.
Prima di scrivere questo resoconto, facciamo un secondo giro di perlustrazione alle ore 16, quando Bassano è più sveglia dai torpori di inizio anno e i negozi del centro sono aperti.
Sarebbe stata l'ora di punta, anche di lunedì, quando lo stesso parcheggio era ancora gratuito. Ma anche questo pomeriggio si ripresenta la medesima scena della mattina: parcheggio praticamente vuoto, e 350 posti liberi sul display. Eppure, nello stesso momento, il Prato continua ad essere pieno di macchine, come pure i parcheggi a strisce blu del centro storico e lo stesso Metropark vicino alla stazione ferroviaria.
La nostra, ovviamente, è una cronaca limitata: a un solo giorno - peraltro il primo, e quindi ampiamente in rodaggio - di un periodo dell'anno che non è certamente indicativo dei reali flussi del traffico urbano. Ma se il buongiorno si vede dal mattino...

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