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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Alessandro Fabris: “Bassano, valore aggiunto per le nostre imprese”
A tu per tu con l'assessore comunale alle attività economiche. Per parlare di crisi economica e delle possibili vie d'uscita
Pubblicato il 02-09-2009
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E' il più giovane e il più “tecnologico” tra i componenti della nuova giunta comunale di Bassano. Gira col “BlackBerry” per essere sempre reperibile, anche via email, ovunque si trovi. Deve fare di necessità virtù: per lavoro (è direttore commerciale di un'azienda di Tezze sul Brenta che produce maniglie in acciaio inox e ausili per disabili ) si trova spesso in giro per il mondo e per le sue nuove responsabilità amministrative non può certo permettersi di staccare la spina.
Alessandro Fabris, che oltre a seguire i referati al turismo e allo sport è l'assessore comunale alle attività economiche, si trova in mano la “patata bollente” di una crisi economica che si trova a dover gestire da amministratore pubblico. Nell'imminenza di un suo viaggio per lavoro a New York, lo abbiamo interpellato sulla questione.

L'assessore Alessandro Fabris: "Fare di Bassano una città attraente per i manager"
Assessore Fabris, quali “pulsazioni” sta avvertendo tra le aziende alla ripresa della stagione produttiva?
“Sento una tensione pre-gara, la sensazione che si avverte prima di una competizione. Ci sono consapevolezze e incertezze. La consapevolezza è quella di trovarci comunque in un'area tutto sommato ricca, ma che sta soffrendo un trend economico negativo.
Sta comunque cambiando il mondo delle imprese, sia a livello micro che macroeconomico. O sei veramente specializzato oppure devi “fare massa” per ridurre i costi ed evitare di andare fuori mercato. A Bassano dobbiamo concentraci sull'eccellenza. Fantasia, creatività e manualità fortunatamente non ci mancano. Ma le nostre imprese devono sviluppare anche nuovi strumenti, come il marketing e la comunicazione, che non ci appartengono tanto quanto avviene in altre aree produttive.”
E' questa la chiave dell'auspicata ripresa?
“Non solo. Ho parlato di recente con un imprenditore che mi ha detto di non sottovalutare il fatto di rendere più attrattivo il nostro territorio, non solo dal punto di vista turistico ma per fare in modo che le persone si trasferiscano a Bassano per lavorare e per stare bene.
Una città che si eleva per la qualità del vivere, per i servizi e per le opportunità culturali può diventare un polo di attrazione per i “cervelli d'impresa”, ossia per il middle-management, e cioè quella fascia di manager che Bassano oggi non ha. Se Bassano diventa attrattiva per i suoi servizi, oltre che per il suo paesaggio, ecco che qualche azienda può decidere di mantenere i suoi uffici in città e la produzione trasferirla eventualmente altrove. Dobbiamo sviluppare servizi importanti per attirare l'eccellenza, è un aspetto che va ragionato.”
Ci sono timori che qualche azienda bassanese, con la “ripartenza” di settembre, possa chiudere?
“Qualcuno ha chiuso e qualcuno potrebbe chiudere, ma si tratta di situazioni che già non avevano una via d'uscita. Il timore c'è, soprattutto dopo queste quattro settimane di agosto dove tutto in Italia come al solito si è fermato, ma mi auguro che sia più un timore psicologico che reale.”
Quale deve essere il ruolo della Pubblica Amministrazione rispetto alle aziende?
“Il ruolo dell'Amministrazione Pubblica deve essere quello del “facilitatore”. In economia il compito del Comune non è quello del “fare”, ma di permettere alle persone che “fanno” di poter svolgere la loro attività nel modo migliore.”
E come si “facilita”?
“Semplificare, innanzitutto, ed essere più veloci, più flessibili e più snelli. Poi mettere sullo stesso tavolo e far parlare le persone per evitare che crescano scogli e muri insormontabili.
E, ancora, creare sinergia: ad esempio tra economia e territorio. Nell'azienda per cui lavoro io ho sempre utilizzato la città di Bassano come strumento di marketing. Un'accoglienza di qualità è un valore aggiunto, che avvalora l'eccellenza del prodotto. “Sinergia” significa dunque tracciare delle strade e lanciare delle idee che permettano alle nostre aziende di sfruttare il richiamo, la bellezza e i servizi del nostro territorio.
“Facilitare” vuol dire anche far sedere al nostro tavolo persone competenti, mediare le decisioni e prendere le migliori. Un approccio nel quale il sindaco Cimatti, che è un imprenditore, è un gran maestro”.
Lei sta partendo per New York. Si parla di primi segnali di ripresa economica negli Stati Uniti...
“L'anno scorso sono stato 128 giorni fuori città per lavoro, gran parte dei quali all'estero. Ho visto tante cose interessanti che si potrebbero applicare anche qui ed è per questo che mi sono candidato. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, ora che parto per New York, se davvero c'è la ripresa, come si dice, o se invece c'è ancora l'onda lunga della crisi lo si vedrà subito.”
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