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Il Gruppo Adige Bitumi ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2022.
L’azienda, guidata dal bassanese Luigi Tellatin, opera attualmente in cinque tra stabilimenti produttivi ed estrattivi, situati in provincia di Vicenza, a Friola di Pozzoleone e Sarcedo, a Dossobuono di Villafranca (Verona), e in Trentino a Nago Torbole e nella sede principale di Mezzocorona.
Nell’esercizio 2022 l’azienda ha realizzato ricavi per 41,7 milioni di euro, a fronte di un utile di 2,6 milioni di euro, proseguendo dunque la strada verso il rilancio.

Luigi Tellatin (Presidente Gruppo Adige Bitumi)
«Il nostro core business è basato prevalentemente sulla produzione e vendita di asfalto, solo una parte viene utilizzata direttamente per le nostre commesse.
La vendita di inerti e di ghiaia pesa invece per una percentuale molto limitata del fatturato. Il giro di affari è strettamente collegato ai territori in cui siamo presenti con i nostri siti produttivi, quindi Veneto e Trentino Alto Adige, marginalmente anche in Lombardia», commenta l’ingegner Luigi Tellatin, rappresentante della quarta generazione al comando dell’impresa, fondata a Friola nel 1954 dal nonno dell’attuale presidente.
Il passaggio generazionale nel Gruppo Adige Bitumi si è velocizzato notevolmente negli ultimi anni, dopo una stagione contrassegnata da complesse vicende aziendali.
Nel settembre 2021 Luigi Tellatin ha assunto la presidenza del consiglio di amministrazione e lo scorso settembre ha aggiunto anche la carica di amministratore delegato.
All’interno del gruppo opera anche la controllata C9 Costruzioni S.r.l. di Bolzano che, proseguendo in un trend ascendente, ha chiuso positivamente l’esercizio 2022 con un fatturato di 11,7 milioni di euro e un utile netto di 610 mila euro. La C9 Costruzioni dispone di due divisioni, quella di Bolzano specializzata in lavori stradali e una specifica divisione attiva nella manutenzione di ponti e viadotti. «Abbiamo un portafoglio ordini suddiviso per il 70% in commesse con controparti pubbliche e il 30% con i privati.
Lavoriamo con le grandi realtà autostradali del Nordest come l’A22, l’A4 Brescia Padova e il Brennero, ma anche con le province e i comuni che gestiscono i tratti stradali provinciali e comunali.
Nel 2021, a tempo di record, abbiamo ripavimentato completamente la pista dell’Aeroporto di Verona: 9 mesi di preparazione per essere pronti a concludere i lavori in soli 7 giorni». L’operazione all’Aeroporto di Verona, in 3 giorni e mezzo di lavori mirati di asfaltatura, ha impiegato qualcosa come 30 mila tonnellate di nuovo asfalto e la contestuale fresatura del medesimo volume di materiale.
«In generale, il primo trimestre 2023 per il nostro comparto è stato positivo, +10% rispetto allo scorso anno. L’Italia ha un patrimonio infrastrutturale - prosegue Luigi Tellatin - di oltre 500 mila km di strade asfaltate: per la manutenzione bisognerebbe produrre qualcosa come 40 milioni di tonnellate di conglomerato bituminoso all’anno, purtroppo dal 2008 siamo costantemente sotto a questi livelli di produzione. Le condizioni delle strade sono, invece, sotto gli occhi di tutti. Inoltre, si stanno aprendo possibilità importanti anche nel settore dell’alta velocità ferroviaria: nelle sovrastrutture si utilizzano grandi quantità di conglomerati bituminosi».
L’associazione del settore, la SITEB (Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade), conferma buone prospettive anche per la seconda parte dell’anno, tenuto conto che anche il genio civile dovrebbe contribuire nei prossimi mesi a tenere alta la domanda.
«Abbiamo due sfide importanti per crescere, la prima è sicuramente quella sostenibilità, da tempo stiamo implementando soluzioni per rendere più sostenibili i nostri cicli produttivi.
La seconda riguarda il mercato del lavoro, fattore che sta diventando sempre più una spina nel fianco per le imprese.
A livello di gruppo abbiamo circa 130 addetti e anche noi abbiamo subito direttamente il fenomeno delle cosiddette “grandi dimissioni”, registrando in alcuni momenti un livello di turn over del personale ben sopra al 15%. Oltre alla difficoltà di trattenere il personale, è ancora più difficile trovarne di nuovo. Facciamo fatica a trovare ragionieri, non parliamo poi dei profili specializzati, che per noi sono gli addetti in grado di usare macchine operatrici, come frese e rulli stradali o esperti nella conduzione degli impianti di lavorazione della ghiaia.
Per questo abbiamo deciso di mettere in piedi la GAB Academy, una scuola interna che forma il nostro personale specializzato», conclude il presidente del Gruppo Adige Bitumi.
Positivi anche i feedback arrivati dall’ultima edizione di SaMoTer, la fiera tenutasi a Verona nei giorni scorsi che ospita le imprese operanti nel settore delle macchine per costruzioni (dal movimento terra fino alle macchine impiegate nei lavori stradali).
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