Ultimora
Manifestazioni
20-11-2024
Arriva a Bassano del Grappa il “Gran Concerto Natale - Alessandro Lora concert”
21 Nov 2024 13:20
Venezia, il pellegrinaggio alla Madonna della Salute
21 Nov 2024 13:03
Violenza di genere: numeri in aumento nel Vicentino
21 Nov 2024 11:53
Il Veneto piombato dalla scorsa notte nella morsa del freddo
21 Nov 2024 11:39
QrCode per i turisti, la Procura d Venezia indaga sugli abusivi
21 Nov 2024 09:58
QrCode per i turisti, la Procura d Venezia indaga sugli abusivi
21 Nov 2024 09:37
Sventa furto a Venezia e viene picchiato dai borseggiatori
21 Nov 2024 16:00
Johansson: "L'intesa Italia-Albania non mi turba affatto"
21 Nov 2024 15:51
Un tycoon delle cripto mangia la banana di Cattelan
21 Nov 2024 15:47
Roma, murale per Monica Vitti su una scalinata ai Parioli
21 Nov 2024 15:05
Voleva far esplodere Wall Street, arrestato in Usa
21 Nov 2024 15:01
Milei regala a Meloni la sua effigie con la motosega
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pier Paolo e le banche
Perché una banca riceve soldi dalla BCE da restituire all'1% e propone prestiti personali al tasso dell'8,69%? Un intervento dell'assessore regionale alla Tutela del consumatore Franco Manzato
Pubblicato il 23-06-2012
Visto 3.152 volte
“Pier Paolo, che mi ha scritto una mail scandalizzata sulla questione, ha ragione di chiedersi come mai le banche hanno ricevuto dalla BCE miliardi da restituire all’1 per cento, ma fanno prestiti personali a tasso dell’8,69 per cento”.
E' quanto rileva, in una nota stampa, l'assessore assessore regionale all’Agricoltura e alla Tutela del consumatore del Veneto Franco Manzato.
“La società nella quale viviamo - commenta Manzato - è questa, dove ci sono anche i banchieri, la borsa e le grandi imprese, e tante, tantissime brave persone che hanno sempre svolto con coscienza e passione lavoro e dovere, ma oggi vivono una situazione di ristrettezze e magari di disoccupazione che non dipende certo da loro. Le banche, per contro, dovrebbero essere il sistema circolatorio degli investimenti e dei loro comportamenti bisogna parlare in maniera seria, perché influiscono molto di più che una balzana idea di rinuncia alle ferie per produrre di più, in un momento nel quale ogni mese migliaia di lavoratori restano senza occupazione e non ci sono i soldi per fare acquisti.”
“All’amico Pier Paolo - aggiunge l'assessore regionale - devo ricordare che la proposta che gli hanno fatto è persino conveniente rispetto a quella di altri istituti di credito: probabilmente il proponente sa benissimo che lui è solvibile, almeno per cifre modeste, e prova ad invogliarlo. Il tasso, se pur profuma di assurdo rispetto al costo che pagherà la banca, trova corrispondenza in una inflazione certificata che è la più alta dal 2000. Le famiglie, tuttavia, arrivano sempre più affannate allo stipendio successivo, quando ce l’hanno.”
“Segnalo questa faccenda agli studiosi di economia - prosegue Manzato - perché, mentre cresce l’inflazione, la gente e il sistema produttivo si trovano in una situazione di fatto deflattiva. I miei studi giovanili sostenevano (riassumo con una certa “volgarità”) che l’inflazione consente di affrontare meglio i momenti di crisi. Ma qui l’inflazione si alza mentre la liquidità della società civile e del sistema produttivo diminuisce in termini assoluti. A questo si aggiungono le continue e catastrofiche notizie di miliardi bruciati dalle borse (anzi: “dai mercati”, come dicono i commentatori), mentre i negozi sono vuoti e molte manifatture chiudono, chi per mancanza di commesse, chi per mancanza di ossigeno monetario. Chiudere per eccesso di crediti è un altro dei problemi del nostro tempo, che sottopongo agli studiosi e ai consulenti, le cui affermazioni in questi ultimi anni sono state peraltro troppo spesso smentite dai fatti. I chiromanti dell’economia creano miraggi, ma mi pare anche che creino scoraggiamento, in un momento nel quale le aziende che producono ricchezza annaspano e i miliardi (produttivi? improduttivi?) della finanza sembrano evaporare nel nulla per i condizionamenti di una speculazione che sta giocherellando pericolosamente sulle spalle dell’umanità e degli Stati.”
“In una famiglia normale che si trovi in difficoltà - conclude Manzato - per prima cosa si guarda dove si può risparmiare, poi si cerca produrre di più ovvero di guadagnare di più; di sicuro si chiudono i cordoni della borsa ai componenti spendaccioni che non creano ricchezza reale. Ho la sensazione che nella nostra società non sia così e che l’unico “credo” sia che la ricchezza non nasca dalla produzione e dal lavoro, ma dalla tipografia delle zecche e dalle scommesse di borsa, appannaggio ormai di pochi che reagiscono a tutto con una freddissima emotività che sembra seguire logiche senza vero costrutto”.
Il 21 novembre
- 21-11-2023Notte Chiara
- 21-11-2022Oh che bel Macello
- 21-11-2022Chi ha incastrato Roger Rabbit?
- 21-11-2021Eviva España
- 21-11-2020Tendente allo Zero
- 21-11-2018Varda che dossier
- 21-11-2018El Tormenton
- 21-11-2018Peruvian Graffiti
- 21-11-2016Ma quanto mi Consta
- 21-11-2016Operazione Super G
- 21-11-2015Buon N@t@le
- 21-11-2015Tezze sul Brenta: baratto amministrativo in consiglio comunale
- 21-11-2014Cucinati a dovere
- 21-11-2013Jurassic Christmas
- 21-11-20136 milioni sul pavimento
- 21-11-2013Sul Ponte per il Tribunale, Filippin assente
- 21-11-2012Scacco a Scettro
- 21-11-2011Dai tacchetti al tacco 12
- 21-11-2011Tutti per Sammy, Sammy per tutti
- 21-11-2011“Violenza sulle donne, è il momento di dire basta”
- 21-11-2011Una webcam può aiutare a guarire
- 21-11-2009Mara Bizzotto: “A Natale regalerò un crocifisso ai sette giudici europei”
- 21-11-2009Crocifisso: “Seppelliremo di firme la sentenza di Strasburgo”