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Banche: la scure di Moody's arriva a Marostica
Tra le 114 banche europee, di cui 24 italiane, nel mirino dell'agenzia internazionale di rating c'è anche la Banca Popolare di Marostica, valutata con un outlook “RuR down” ("rating sotto osservazione in vista di un possibile taglio")
Pubblicato il 16-02-2012
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La scure dei signori del rating penzola sulla finanza europea.
L'agenzia internazionale Moody's ha messo sotto revisione, per un possibile taglio, il rating di ben 114 banche europee - 24 delle quali italiane - segnalando la vulnerabilità degli istituti di credito rispetto alla crisi del debito in atto nell'Eurozona.
In un comunicato, l'agenzia statunitense specifica infatti che l'abbassamento delle valutazioni "riflette, a differenti gradazioni, la pressione combinata derivante dal prolungato impatto della crisi dell'area euro, che rende l'ambiente operativo molto difficile per le banche, il deteriorarsi del credito sovrano nell'area euro e le sostanziali sfide che devono affrontare le banche con significative attività sul mercato dei capitali".
La Popolare di Marostica, assieme ad altre 23 banche italiane, è nel mirino di Moody's
I 24 istituti di credito italiani finiti nel mirino di Moody's sono indicati, nel documento di sintesi dell'agenzia di rating, con la valutazione “RuR down” (Rating under Review for downgrade), ovvero “rating sotto osservazione in vista di un nuovo taglio”.
Una valutazione che per tutte le banche interessate rappresenta un peggioramento rispetto al precedente “outlook” (previsione di rating) negativo.
Nell'elenco delle banche italiane catalogate con outlook “RuR down” figura anche la Banca Popolare di Marostica.
Gli altri istituti di credito inclusi nella lista sono Banca Carige, Banca della Marca credito cooperativo, Banca delle Marche, Banca Monastier e del Sile, Banca Mps, Bnl, Banca popolare Alto Adige, Banca popolare di Cividale, Banca popolare di Spoleto, Banca Sella, Banca Tercas, Banco popolare società cooperativa, Cassa di risparmio di Bolzano, Cassa di risparmio della provincia di Chieti, Cassa di risparmio di Cesena, Cassa di risparmio di Parma e Piacenza, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Iccrea BancaImpresa, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi Banca, Unipol Banca.
L'azione di Moody's segue l'abbassamento del rating dell'Italia da A2 ad A3 del 13 febbraio scorso. Il nostro Paese presenta il maggior numero di banche sotto osservazione, seguito da Spagna (21 istituti colpiti), Francia (10) e Gran Brentagna (9). Il lungo elenco non risparmia altri Paesi come Germania, Austria, Olanda e Portogallo e, tra le nazioni extra UE, figura anche la Svizzera con due banche sotto esame.
L'inserimento nella lista dell'agenzia statunitense della Banca Popolare di Marostica è il segnale di come anche gli istituti di credito locali, per quanto radicati sul territorio, siano sospesi tra l'incudine dell'andamento dei mercati internazionali e il martello della crisi di liquidità dell'economia reale.
Secondo i dati del bilancio consolidato al 30 giugno 2011, il Gruppo di Piazza Castello - che ha recentemente acquisito la controllata Banca di Treviso Spa - a fronte dei positivi risultati della raccolta diretta da clientela (+2,34%) ha riscontrato una flessione della raccolta indiretta del 15,15% che “ha risentito dell'andamento negativo dei mercati”.
Un altro dato significativo del consolidato della Popolare di Marostica è riferito agli 8.864.276 euro di accantonamenti a fronte delle rischiosità del credito, a testimonianza - come afferma ancora il documento di bilancio - “del difficile momento che sta attraversando l'economia locale”.
Tendenze che rappresentano lo specchio dell'attualità economico-finanziaria europea e che le severe valutazioni dei signori del rating non fanno che confermare.
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