Ultimora
25 Apr 2025 21:27
Calcio: il Padova promosso in serie B, mancava da 6 anni
25 Apr 2025 20:17
Calcio: Padova promosso in serie B
25 Apr 2025 17:31
25 Aprile: a Venezia una rosa rossa alla 'Partigiana'
25 Apr 2025 16:44
A Venezia guerra delle moschea, 'politici maiali'
25 Apr 2025 14:41
25 Aprile: sindaco di Venezia 'non possiamo dimenticare'
25 Apr 2025 12:16
25 aprile: a Verona volantini contro Netanyahu
26 Apr 2025 04:13
Si è suicidata Virginia Giuffre, accusatrice di Epstein e Andrea
25 Apr 2025 23:59
In 250mila hanno reso omaggio, oggi l'ultimo saluto al Papa
25 Apr 2025 15:46
I riti del giorno. La messa esequiale
23 Apr 2025 13:43
Cardinale Re, il decano che celebrerà il funerale
25 Apr 2025 20:24
"Preparati la tomba", la Madonna parlò a Francesco
25 Apr 2025 20:49
L'identikit del nuovo Papa, chi raccoglie l'eredità di Francesco
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
A tu per tu con Ferdinando Camon
Lo scrittore ospite al Caffè dei Libri ha raccontato la sua stirpe di “pazzi di Dio”
Pubblicato il 14-09-2011
Visto 3.518 volte
Ne “La mia stirpe” la malattia del padre diviene un pre-testo per raccontare altro, il libro è attraversato da temi come la fine della civiltà delle campagne, la guerra, il senso della religiosità, il passaggio generazionale, il cerchio piccolo degli affetti familiari è il veicolo, quello su cui transita tutto l’incontro con il mondo
È vero, è così. Nel piccolo cerchio della stirpe contadina, vissuta sempre nel piccolo paese, tranne i grandi radicamenti provocati dalle guerre, raduno eserciti, governi, re, generali, dittatori e papi. La grande storia vista dalla piccola storia. Un contadino, anzi due contadini, nella casa del papa. Faccio questo perché la grande storia si spiega meglio se vien vista dal basso: sono gli umili che devono giudicare i potenti.

Ferdinando Camon (foto L. Vicenzi)
Lo scrittore è l’anello spezzato di questa catena che unisce le generazioni, chi si ferma a scrivere la vita più che a viverla non può essere considerato in continuità da chi è abituato a muoversi, a sporcarsi le mani, a fare, quello dello scrittore non è considerato un lavoro
Nella mia concezione della scrittura, la scrittura è un tradimento. Il figlio-scrittore che racconta la vita dei contadini, li rivela al lettore borghese, che appartiene alla civiltà nemica, la civiltà della borghesia e delle città. E così li tradisce. Lo scrittore non fatica, non suda, non si stanca, non si ammala, perché non lavora. Non usa la forza, le mani, le gambe. Per anni sentivo il bisogno, al termine di una giornata di scrittura, di camminare per la città con i piombi ai piedi, per affaticare il corpo. Altrimenti non avevo la sensazione di aver lavorato.
Scrivere per fare giustizia, anche per “vendicare” dice lei, dando voce alle persone e alle storie che altrimenti potrebbero restare mute è l’atto sociale di un’azione lunga, faticosa, compiuta necessariamente in solitudine
In solitudine, cioè solo con se stesso, anzi dirò di più: in lotta con se stesso, perché una parte di sé vuole scrivere, un’altra parte vuole impedirgli di scrivere. La scrittura è conflitto, cioè nevrosi. Il conflitto fa venir fuori in te una lingua che avevi ma non conoscevi. Quando scrivi, sei un altro.
Il tema dell’analfabetismo, quello vero o quello di ritorno, torna più volte nel libro, quell’alfabetiere strutturato in sequenza che si apprende a scuola si rivela utile ma imperfetto, c’è l’esigenza di riscriverlo seguendo l’impostazione della tastiera per raccordare la lingua con la realtà
In realtà ricordarsi l’alfabeto come ce l’hanno insegnato a scuola, prima alfa poi beta poi gamma eccetera, prima a poi bi poi ci eccetera, non ci aiuta più a scrivere, perché sono nate le tastiere, per le macchine da scrivere e poi per i computer. Oggi bisognerebbe imparare l’alfabeto in un altro ordine, q w e r t y eccetera. Prima o poi qualcuno ci penserà.
La stirpe è anche prodotto del sangue, dell’ereditarietà (il segnale di quelle cisti che si rinnovano nei discendenti, il ritrovare nella nipote i capelli neri e gli occhi blu della madre, sanciscono un riconoscimento che va al di là del legame affettivo): cosa c’è che dà sollievo in questo?
L’intuizione che tu non morirai. Vivrai nei tuoi figli. Sono nati, cioè sei rinato. Esisterai anche quando non esisterai. Sei immortale.
Le lettere dei due “morosi” scritte sulle pagine dell’atlante rappresentano l’incontro con la ragione della propria esistenza, se la madre non avesse risposto al padre, se non gli avesse concesso di essere contemplata… la possibilità di rileggere l’incipit di sé la dà ancora la scrittura
Non è soltanto questo, è che noi siamo frutto del caso. Un ragazzo può incontrare qualunque ragazza, ma storicamente incontra quella e non altre. Perciò ogni legame è rescindibile, tra fidanzati o coniugi o compagni, ma non quello della paternità.
L’episodio dell’incontro con il Papa è raccontato anche con ironia, gli artisti vip in prima fila, la veste del 265° successore di Pietro non esattamente un capolavoro sartoriale, quell’aneddoto sul Giudizio Universale di Michelangelo, il nonno e il padre non avrebbero raccontato così l’incontro, erano dunque più fortunati?
In realtà io lo racconto proprio come l’avrebbero raccontato loro, sono loro a stupirsi che la Cappella sia dipinta così, che i pedofili siano anche lì, eccetera. Sono anime semplici. Il loro giudizio è infallibile. E io lo faccio mio.
Il 26 aprile
- 26-04-2024Silence, Please
- 26-04-2024In un secondo Momento
- 26-04-2024Yes We Can
- 26-04-2023Dussin Generation
- 26-04-2021Coming Soon
- 26-04-2019Venerdì di Passione
- 26-04-2019Da qui all'Eternit
- 26-04-2018L'ora legale
- 26-04-2018E Maria va a far la spesa
- 26-04-2017Rientrato allarme antrace in largo Parolini
- 26-04-2016Da Bassano a Vatileaks
- 26-04-2015Social Writers
- 26-04-2015“Amanti-killer”, omicidio premeditato?
- 26-04-2014Un “Impegno” di cambiamento
- 26-04-2014Tutto in 34 ore
- 26-04-2014Cassola Beach
- 26-04-2014Mussolente, la squadra del “Patto”
- 26-04-2014Parte il “censimento dell'acqua” a Bassano
- 26-04-2014Solagna, Nervo passa la palla a Ferracin
- 26-04-2013A voi lo Scettro
- 26-04-2013La generazione “vorrei ma non me la sento”
- 26-04-2012“Centrosinistra per Romano”: incontro di presentazione a Romano capoluogo
- 26-04-2012“Con Romano Libera Si Cambia”: assemblea di presentazione a Fellette
- 26-04-2012Bassano: Confcommercio attacca il Comune
- 26-04-2012Quei puntelli ai soffitti dell'Ulss