Ultimora
27 Nov 2025 19:13
A Vicenza una mostra per celebrare il gioiello italiano
27 Nov 2025 17:57
Incidente nel Padovano, morto un uomo di 81 anni
27 Nov 2025 17:07
Sparò a un ladro, la sindaca di Rovigo lo riceve in Comune
27 Nov 2025 15:38
L'Università di Padova celebra Meneghetti e la Resistenza
27 Nov 2025 15:28
Chiello torna sul palco, tour nei club nel 2026
27 Nov 2025 15:24
Calcio: Verona; ancora out Serdar, vigilia tesa verso il Genoa
28 Nov 2025 05:56
Trump, stop all'immigrazione dai Paesi del Terzo Mondo
28 Nov 2025 05:54
Spento dopo quasi 48 ore il violento incendio di Hong Kong
28 Nov 2025 02:06
Trump, morta una delle due Guardie Nazionali ferite
28 Nov 2025 02:02
Trump, Tom Cruise è l'ultima vera star del cinema
27 Nov 2025 23:12
Europa League: la Roma piega il Midtjylland, ma è in ansia per Konè
27 Nov 2025 22:45
Bologna-Salisburgo 4-1 e Fiorentina-Aek Atene 0-1 DIRETTA e FOTO
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
A tu per tu con Ferdinando Camon
Lo scrittore ospite al Caffè dei Libri ha raccontato la sua stirpe di “pazzi di Dio”
Pubblicato il 14-09-2011
Visto 3.645 volte
Ne “La mia stirpe” la malattia del padre diviene un pre-testo per raccontare altro, il libro è attraversato da temi come la fine della civiltà delle campagne, la guerra, il senso della religiosità, il passaggio generazionale, il cerchio piccolo degli affetti familiari è il veicolo, quello su cui transita tutto l’incontro con il mondo
È vero, è così. Nel piccolo cerchio della stirpe contadina, vissuta sempre nel piccolo paese, tranne i grandi radicamenti provocati dalle guerre, raduno eserciti, governi, re, generali, dittatori e papi. La grande storia vista dalla piccola storia. Un contadino, anzi due contadini, nella casa del papa. Faccio questo perché la grande storia si spiega meglio se vien vista dal basso: sono gli umili che devono giudicare i potenti.
Ferdinando Camon (foto L. Vicenzi)
Lo scrittore è l’anello spezzato di questa catena che unisce le generazioni, chi si ferma a scrivere la vita più che a viverla non può essere considerato in continuità da chi è abituato a muoversi, a sporcarsi le mani, a fare, quello dello scrittore non è considerato un lavoro
Nella mia concezione della scrittura, la scrittura è un tradimento. Il figlio-scrittore che racconta la vita dei contadini, li rivela al lettore borghese, che appartiene alla civiltà nemica, la civiltà della borghesia e delle città. E così li tradisce. Lo scrittore non fatica, non suda, non si stanca, non si ammala, perché non lavora. Non usa la forza, le mani, le gambe. Per anni sentivo il bisogno, al termine di una giornata di scrittura, di camminare per la città con i piombi ai piedi, per affaticare il corpo. Altrimenti non avevo la sensazione di aver lavorato.
Scrivere per fare giustizia, anche per “vendicare” dice lei, dando voce alle persone e alle storie che altrimenti potrebbero restare mute è l’atto sociale di un’azione lunga, faticosa, compiuta necessariamente in solitudine
In solitudine, cioè solo con se stesso, anzi dirò di più: in lotta con se stesso, perché una parte di sé vuole scrivere, un’altra parte vuole impedirgli di scrivere. La scrittura è conflitto, cioè nevrosi. Il conflitto fa venir fuori in te una lingua che avevi ma non conoscevi. Quando scrivi, sei un altro.
Il tema dell’analfabetismo, quello vero o quello di ritorno, torna più volte nel libro, quell’alfabetiere strutturato in sequenza che si apprende a scuola si rivela utile ma imperfetto, c’è l’esigenza di riscriverlo seguendo l’impostazione della tastiera per raccordare la lingua con la realtà
In realtà ricordarsi l’alfabeto come ce l’hanno insegnato a scuola, prima alfa poi beta poi gamma eccetera, prima a poi bi poi ci eccetera, non ci aiuta più a scrivere, perché sono nate le tastiere, per le macchine da scrivere e poi per i computer. Oggi bisognerebbe imparare l’alfabeto in un altro ordine, q w e r t y eccetera. Prima o poi qualcuno ci penserà.
La stirpe è anche prodotto del sangue, dell’ereditarietà (il segnale di quelle cisti che si rinnovano nei discendenti, il ritrovare nella nipote i capelli neri e gli occhi blu della madre, sanciscono un riconoscimento che va al di là del legame affettivo): cosa c’è che dà sollievo in questo?
L’intuizione che tu non morirai. Vivrai nei tuoi figli. Sono nati, cioè sei rinato. Esisterai anche quando non esisterai. Sei immortale.
Le lettere dei due “morosi” scritte sulle pagine dell’atlante rappresentano l’incontro con la ragione della propria esistenza, se la madre non avesse risposto al padre, se non gli avesse concesso di essere contemplata… la possibilità di rileggere l’incipit di sé la dà ancora la scrittura
Non è soltanto questo, è che noi siamo frutto del caso. Un ragazzo può incontrare qualunque ragazza, ma storicamente incontra quella e non altre. Perciò ogni legame è rescindibile, tra fidanzati o coniugi o compagni, ma non quello della paternità.
L’episodio dell’incontro con il Papa è raccontato anche con ironia, gli artisti vip in prima fila, la veste del 265° successore di Pietro non esattamente un capolavoro sartoriale, quell’aneddoto sul Giudizio Universale di Michelangelo, il nonno e il padre non avrebbero raccontato così l’incontro, erano dunque più fortunati?
In realtà io lo racconto proprio come l’avrebbero raccontato loro, sono loro a stupirsi che la Cappella sia dipinta così, che i pedofili siano anche lì, eccetera. Sono anime semplici. Il loro giudizio è infallibile. E io lo faccio mio.
Il 28 novembre
- 28-11-2024Di padre in figlie
- 28-11-2023Road to Nigeria
- 28-11-2023Cerva Unchained
- 28-11-2022Grande Fratello Vip
- 28-11-2020Ma che bel museo
- 28-11-2019Bigoli di coda
- 28-11-2019Funghi e Meloni
- 28-11-2019Polizia bilocale
- 28-11-2018No Logo
- 28-11-2017La controfigura
- 28-11-2016Siamo al verde
- 28-11-2016Un premio in bike-checa
- 28-11-2015Vado al Massimo
- 28-11-2014Mercatino di Natale a Bassano, il programma del weekend
- 28-11-2014Se son lose, fiolilanno
- 28-11-2014Etra del Sud
- 28-11-2014Vaccino Fluad, la voce dell'Ulss
- 28-11-2013Consoliamoci col Diplodoco
- 28-11-2013Tares: polemiche e minacce
- 28-11-2012Un'azione comune per combattere la criminalità
- 28-11-2011Asparagi e ristoratori: rivoluzione in vista?
- 28-11-2011Pdl all'attacco: “Vogliamo tornare a determinare le sorti di Bassano”
- 28-11-2011Primo giorno di scuola per la ZTL
- 28-11-2009Cimatti: “Il “Grifone”? Iniziativa giusta, in un luogo assolutamente sbagliato”
- 28-11-2009Nasce il “Polo Museale Santa Chiara”
- 28-11-2009Ernesto Marcadella, il giorno del commiato
- 28-11-2008Fusaro: sì alla perizia psichiatrica
- 28-11-2008Sindaci in guerra contro le "briglie" sul Brenta
Più visti
Elezioni Regionali 2025
16-11-2025
Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”
Visto 24.402 volte
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 20.380 volte
Elezioni Regionali 2025
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 19.983 volte
