Ultimora
22 Nov 2024 17:07
Dopo sos della fidanzata sperona l'auto della Polizia, arrestato
22 Nov 2024 14:06
Testa romana scoperta nella cantina di una casa di Mestre
22 Nov 2024 13:09
Premio Il Battello a Vapore 2024 a Stefano Bortolotti
22 Nov 2024 12:54
Omicidio Moussa: Cucchi, ci aspettiamo ricostruzione Procura
22 Nov 2024 11:40
Norman Raeben, la storia della pittura errante
22 Nov 2024 10:22
Sikh emigrati donano restauro della casa natale di Sonia Gandhi
22 Nov 2024 19:30
Mosca minaccia: ' i missili Oreshnik possono raggiungere tutta l'Europa'
22 Nov 2024 18:53
Rientrano in Italia gli operatori del centro migranti in Albania
22 Nov 2024 17:33
Oltre 400mila con l'influenza in 7 giorni, verso i 2 milioni
22 Nov 2024 17:21
“Intelligenza da vendere. Etica e impresa al tempo dell’IA”
22 Nov 2024 17:17
Violenza sulle donne, la campagna di "Una Nessuna Centomila"
22 Nov 2024 17:10
Fs, possibili cancellazioni per lo sciopero 23-24 novembre
Redazione
Bassanonet.it
Donne che dicono "NO"
Il popolo di facebook dice "No" all'immagine della donna creata dai media
Pubblicato il 01-02-2011
Visto 3.636 volte
Le prime pagine dei quotidiani sono invase ogni giorno da nuovi sconcertanti dettagli sulle notti infuocate di Arcore, mentre in tv prevale un'idea stereotipata e innaffondabile della femminilità italiana: l'immagine della donna che sta emergendo dall'attualità di questi tempi è quanto di più degradante e abietto si possa immaginare. È per questo motivo che tra le donne italiane iscritte a facebook ha preso piede una nuova iniziativa: quella di sostituire la propria immagine del profilo con quella di una donna storica, valorosa, ammirevole a scelta, a dimostrare che non tutte le ragazze sono disposte a svendersi in cambio di qualche lusso e che i modelli da seguire, per la maggior parte delle donne, sono ben altri rispetto a quelli portati alla ribalta dalle notizie degli ultimi giorni. La blogger che ha promosso l'iniziativa (il cui nickname è Sara Mago e che potete leggere qui: societausaegetta.blogspot.com) ha precisato a più riprese che l'idea non è in alcun modo legata al "Ruby-gate" (che definisce semplicemente "la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso"), per lo meno non direttamente, e non vuole essere una protesta rivolta a questo specifico caso di cronaca, quanto una ribellione in generale contro l'immagine della donna, ancora fortemente svilita in Italia. L'iniziativa, che ha preso il nome di "Donne che dicono NO!" avrebbe dovuto concludersi ieri sera, ma ha avuto talmente successo da essere stata prorogata per qualche altro giorno. Per questo motivo nei profili di molte ragazze (tra le donne adulte l'adesione è stata più scarsa) campeggiano immagini evocative, forti, quasi sempre in bianco e nero, sbiadite, ingiallite, che aiutano a ricordare che si può lasciare un'impronta forte e duratura nel mondo anche solo con le proprie forze, senza l'aiuto di favoritismi ricevuti grazie a servizi(etti) speciali concessi al potente di turno. E così, nel social network più famoso del mondo, in questi giorni si vedono regine, principesse, scienziate, scrittrici, intellettuali, combattenti, poetesse o premi Nobel (come la nostra Rita Levi Montalcini, che pare essere una delle icone più gettonate!),testimoni sorridenti della memoria "rosa" del mondo. Le utenti vengono inoltre invitate a scrivere sul proprio profilo "Io sono…" seguito dal nome della donna famosa che più le ispira e rappresenta, con quel "io sono" in maiuscolo a rivendicare il diritto delle donne di essere, di autodeterminarsi, di non appartenere a nessuno se non a sè stesse. L'idea di fondo è quella di riscoprire le grandi donne del passato e del presente per permettere alle donne "comuni" di avere solidi modelli di riferimento, cosa che al momento viene messa sempre più in discussione dai fatti di cronaca. Sibilla Aleramo, Ipazia, Madre Teresa di Calcutta, Margherita Hack, Simone de Beauvoir, Aung San Suu Kyi, Minerva Mirabal, stanno lì a ricordare a tutto il popolo di facebook che essere indipendenti, intelligenti, forti è non solo un diritto di tutte ma persino un dovere, un obbligo nei confronti di sè stesse, della propria onestà intellettuale e della propria dignità. È giunta l'ora che le donne si riscoprano orgogliose di sè, capaci di affermarsi con coraggio ed intelletto, ma anche di rinnovare la memoria storica del Paese, ricordando che il diritto al voto, al lavoro, alle libertà individuali, alla libertà di vestire come si vuole (e non in riferimento ad un ruolo imposto dalla società o da un uomo), sono diritti conquistati, spesso a caro prezzo, da altre donne. Le prime pagine dei giornali sembrano dire alle ragazze di oggi e a tutto il Paese che una donna può avere delle possibilità solo tornando a praticare il mestiere più antico del mondo, seppur in modi più fantasiosi e contorti di quanto si faceva in passato. Ma è giusto tenere a mente che non è così. E questa iniziativa partita da facebook, seppur lieve e scanzonata, serve a ricordarci che le donne non sono solo quelle che ci hanno raccontato i giornali negli ultimi mesi.
Il 22 novembre
- 22-11-2023La maggioranza, sai, è come il vento
- 22-11-2023Fratello Coltello
- 22-11-2023Fontamara
- 22-11-2023Su con le antenne
- 22-11-2023Very Well
- 22-11-2021Volere è volare
- 22-11-2019L'uomo delle NeVi
- 22-11-2018Varda che dossier 2
- 22-11-2018Ericailgatto
- 22-11-2017Fumata bianca
- 22-11-2017Bye-bye Veneto
- 22-11-2016Le patate e i fagioli
- 22-11-2016Chiediamo conto
- 22-11-2016Sci fa quel che si può
- 22-11-2016Giro di valzer
- 22-11-2014L'abusivismo non alberga qui
- 22-11-2014Alessandra Moretti a Bassano
- 22-11-2013Peppa Pig annullata
- 22-11-2013Peppa Pig in piazza a Bassano? “E' un falso”
- 22-11-2013Cronaca grigia
- 22-11-2012Guerre Stradali
- 22-11-2012Gli ecomostri? “Polo Museale e Acquapark”
- 22-11-2011Gioco pericoloso
- 22-11-2011Incredibili Poste
- 22-11-2010Il Centro Studi diventerà Z.T.L.
- 22-11-2008Inaugurato il "Mercatino di Natale"
- 22-11-2008"Un mercatino contro la crisi"