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Giornata densa di appuntamenti con tre coproduzioni di compagnie che sintetizzano perfettamente la vocazione altamente performativa della seziona teatro: Anagoor (ore 18 Chiesetta dell’Angelo per 40 persone) Pathosformel (ore 21 Teatro Remondini) e Fagarazzi & Zuffellato (ore 22 CSC Garage Nardini). Prosegue l’appuntamento per uno spettatore alla volta con “.h.g” di Trickster Teatro a partire dalle ore 18 nella Chiesa di San Bonaventura. Nuove puntate anche per gli aperitivi teatrali (ore 19 Caffè dei libri Vicolo Gamba) e i microeventi di Operaestate RemiXXX (ore 23 Palazzo Bonaguro), entrambi a ingresso libero.
Torna al festival, dopo i successi ottenuti in tutta Italia con “Tempesta”, la compagnia di Castelfranco Veneto Anagoor protagonista di “Con la virtù come guida e la fortuna per compagna” terzo studio del loro nuovo lavoro dedicato a “Fortuny”. Mariano Fortuny de Madrazo (1871-1949) artista del tessuto e collezionista d’arte, allo stesso tempo, ossessionato dalla bellezza e dal desiderio di carpire l’essenza di Venezia-Venusia e trasformarla. Fortuny offre l’ideale di un giovane uomo rapito dalla vertigine dell’opera d’arte, travolto dalla passione per gli oggetti il cui pregio non risiede solo nell’intrinseca bellezza ma anche nel valore perturbante di ciò che resta di un tempo passato. La ricerca della bellezza, il viaggio incessante, l’arte come tensione morale e redentrice... sono queste le linee guida del nuovo percorso teatrale di Anagoor.
Inconsueto e puntuale come sempre il lavoro di Pathosformel “La prima periferia” offre un’esplorazione anatomica dettagliata. Tre performer fanno muovere dei manichini meccanici eseguendo gesti elementari. Il non umano ci suggerisce ciò che è terribilmente umano: la debolezza, la fragilità, la dipendenza di un corpo dallo spazio. Tre corpi monocromi privati di ogni fisionomia o espressione facciale, tre modelli anatomici che hanno abdicato ad ogni impulso e si abbandonano ad essere modellati dall’esterno. È un corpo quasi inerme, che come un parassita si nutre impassibile di movimenti umani. E’ il fascino di un lavoro che trasforma il teatro di figura in un congegno manipolativo che cattura lo spettatore in modo inesorabile!
Pathosfermel
Il lavoro sulla manipolazione continua anche in “Enimirc”, il nuovo progetto di Fagarazzi & Zuffellato due vicentini che, dopo un’intensa attività formativa prima e performativa poi in giro per il Mondo, tornano a casa da protagonisti. “Enimirc” mette in discussione, e in bilico, il rapporto e i ruoli del performer e dello spettatore. Agli spettatori/ospiti viene chiesta una partecipazione attiva. Attraverso un processo di decostruzione, citando crimini popolari e delitti invisibili, si delinea così un’azione mimetica che agisce proprio su quel confine che tradizionalmente separa l’osservatore e l’osservato, l’attivo e il passivo, operando sui diversi livelli dello sguardo e della percezione. La performance-evento, attraverso un processo di decostruzione di un crimine, rende ogni individuo vittima, carnefice e giudice allo stesso tempo. L’omicidio è in realtà un pretesto, dietro c’è una complessa e sottile struttura che immerge il pubblico in un meccanismo letale, da cui non sa o non può ribellarsi.
Quinto appuntamento all’ora dell’aperitivo con la drammaturgia dell’800/900, protagonista “Sola in casa” di Dino Buzzati reading a cura di Luca Scarlini con Giulia Vannozzi. Un monologo scritto per il talento istrionico di Paola Borboni; ritratto acido di una cartomante, che a forza di evocare spettri, determina infine il suo destino.
Seconda giornata a Palazzo Bonaguro dalle 10 alle 13 e dalle 14.00 alle 18.00 per “B.Conferece: incontro nazionale delle realtà della scena contemporanea”. Il Convegno nazionale che coinvolge artisti, critici e curatori italiani che programmano compagnie giovani e indipendenti in un percorso di ricerca e riflessione sul nuovo teatro italiano. Una sorta di stati generali per fare il punto sulla situazione nazionale legata al teatro contemporaneo e alle compagnie comunemente definite “giovani”. Chiude la giornata alle 23.00 sempre a Palazzo Bonaguro, ma stavolta nelle cantine, il terzo microevento di “OPERAESTATE REMIXXX” curato da Rinaldi e Lanteri.
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