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Quello che Bassano racconta, nelle pieghe della facciata da paesotto di provincia, a volte ha il sapore dell'incredibile. A poche centinaia di metri dal Ponte Vecchio, abita uno delle figura di punta della techno-hardstyle mondiale: dj Activator, all'anagrafe Manuel Tessarollo. Una storia di passione, perseveranza e fiducia in se stessi.
Manuel ci apre le porte del suo studio (che porta proprio il nome di Old Bridge), e ci racconta come è arrivato ad essere un riferimento per la dance di genere hard-style. “Penso di essere nato con la passione del dj fin da quando sono nato: compravo i vinili prima ancora di avere un giradischi!” Le prime passioni sono l'hip-hop e la dance, che Manuel compra e divora tutti i giorni. Poi, dopo essersi arrangiato in maniera casalinga, i primi piatti Technics e l'avvicinamento alla techno hardcore. E quindi la prima performance nel 1995, quando in ferie ai lidi ferraresi un dj di una nota discoteca della zona gli cede il posto: “ero partito da casa con i miei dischi, sapevo che c'era una serata dedicata al genere hardcore, ma che il dj non era aggiornato quanto me. La gente ha risposto alla grande, e Tico the Devil (il pr del locale) mi ha promesso di chiamarmi per altre serate”.
Così è stato: per quattro anni, Manuel passa le domeniche pomeriggio e tutta la stagione estiva a mettere i dischi in questo locale. Zero soldi, ma un nome (al tempo, quello di Manuel Es) che comincia a contare. La fiducia nelle proprie possibilità è tanta da spingere il giovane bassanese a buttarsi nella scrittura di composizioni proprie: con i pochi soldi messi via con le serate ed il lavoro (un impiego da operaio in una nota azienda del circondario), arrivano i primi campionatori e tastiere. Un passo alla volta, Manuel ha tutte le intenzioni di fare un disco veramente. Con il tempo si è guadagnato alcuni contatti con dj molto affermati, che ascoltando il suo materiale gli dicono che le idee sono molto buone, ma altrettanto penalizzate dalla bassa qualità di registrazione. Un ragazzo trevigiano (Roberto Fellini), che all'epoca lavorava a Dischi Ponte e che aveva allestito da pochissimo tempo uno studio, costituirà una delle tante svolte della carriera di Manuel: “da lui, produssi il primo disco di 4 pezzi sotto il nome ancora di Manuel Es. Un'importante etichetta italiana di distribuzione accettò il materiale, che venne suonato dai nomi più in vista del genere, con mia grandissima soddisfazione”.
La copertina dell'ultimo disco di dj Activator, "Authentic Style".
Le produzioni proseguono, con successo anche di vendite. Nel 2000, proprio mentre il locale di Ferrara in cui era resident va sempre più in crisi e lo contatta sempre meno, Manuel ha l'intuizione di fondere le sonorità tipiche dell'hardcore con quelle della techno-progressive: “per gli amanti del genere, fu una vera e propria piccola rivoluzione. Entrai in contatto con un rivenditore di dischi di Faenza che mi mise in relazione con le più importanti etichette del genere: quel disco, ma soprattutto quell'idea, fu la mia prima consacrazione”. Dj, fanzine, giornali impazziscono per Manuel Es: è anche grazie a lui che nasce l'hardstyle, figlia di questa geniale fusione. Nello stesso periodo, Manuel compra lo studio del ragazzo che fino a qual momento aveva prodotto i suoi dischi, e comincia a lavorare da vero stakanovista: “i tempi di lavoro diventarono molto più veloci e intensi, non avevo alcun limite creativo e soprattutto, la mano sul mouse era finalmente la mia”.
La collaborazione con Piero Zeta, il rivenditore di Faenza, continua fino al 2003 con i due nomi appaiati in tutte le produzioni. Quando però Manuel viene a sapere che, per un party importantissimo organizzato da Q-Dance in Olanda, Piero va a suonare senza dirgli nulla, il rapporto si rompe irrimediabilmente. “Non mi sono perso d'animo. Ho chiamato tutti coloro che potevo chiamare, e ho trovato solo porte aperte: era troppo innovativo e di successo quanto fatto da me fino ad allora”. Manuel firma per l'etichetta di Cittadella, Activa, del gruppo editoriale Edinet, dalla quale decide di ispirarsi per il nome Activator, che dopo molti pseudonimi sarà quello definitivo. La label è in ottimi rapporti con Q-Dance, e arriva la chiamata per il primo party, il 28 dicembre 2002.
Ancora una volta, spinto da una grandissima fiducia nei propri mezzi e da una forte convinzione, Manuel decide – proprio in vista di quella data – di licenziarsi. Durante la serata, gli organizzatori chiamano Activa entusiasti del lavoro di Manuel. La strada è ormai segnata, dj Activator diventa uno dei nomi più famosi del genere: dal 2004 è presente a tutti gli eventi come dj e producer definitivamente consolidato. “Se sono arrivato fin qui, è perché non mi sono mai guardato indietro né mi sono mai seduto sugli allori: prima di qualsiasi altra cosa, questa è la mia passione”.
Dopo quasi 10 anni di produzioni discografiche, più di 500 tracce prodotte e più di 350 performance in giro per il mondo, Manuel realizza il suo primo doppio album intitolato "Authentic style" dove raccoglie 18 inediti e 18 classici dal 2002 al 2009.
Per il futuro, è pronto un disco per il quale Manuel non si è posto alcun limite di creatività: “saranno 10 tracce libere, con la particolarità di ispirarsi moltissimo alla musica classica. Questo è un genere che dà l'assoluta possibilità di farlo. L'obiettivo è di fondere in un unico spettacolo elettronica e musica classica”.
Quando la forza delle idee ti porta dove vuoi.
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