Ultimora
Manifestazioni
18-04-2025
Una gara di cucina con lo chef Cesaro, per celebrare l'asparago bianco di Bassano
19 Apr 2025 16:46
Con Lamborghini Gallardo finisce in fosso e muore nel Veneziano
19 Apr 2025 15:47
Polizia di Venezia arresta straniero su mandato internazionale
19 Apr 2025 14:57
In Veneto allerta gialla per fiume Po, da domani arancione
19 Apr 2025 13:36
Morti nella voragine, la Procura procede per omicidio colposo
19 Apr 2025 13:19
A Padova trapiantato un fegato con tecnica 'cuore fermo'
19 Apr 2025 11:02
Bibione regala la prima tintarella, sdraio e ombrellone gratis
19 Apr 2025 17:04
Negoziati Usa-Iran a Roma, fuoriprogramma di Salvini: "Qui per caso, facevo la spesa"
19 Apr 2025 17:06
Serie A: Lecce-Como 0-3
19 Apr 2025 16:59
Serie A: in campo Lecce-Como 0-3 DIRETTA e FOTO
19 Apr 2025 16:55
Serie A: in campo Lecce-Como 0-2 DIRETTA e FOTO
19 Apr 2025 16:32
Vance a Roma, in Vaticano per l'incontro con Parolin
19 Apr 2025 16:33
Putin annuncia la tregua di Pasqua in Ucraina: 'Kiev segua l'esempio'
Redazione
Bassanonet.it
News gratuite e sul Web, gli italiani lasciano i giornali
Gratuito è meglio, soprattutto se c'è la crisi: giornali in caduta libera e social network all'apice del successo
Pubblicato il 19-11-2009
Visto 3.099 volte
La crisi che ha investito l'economia internazionale, colpendo in particolar modo le famiglie, ha avuto un forte impatto anche sull'utilizzo dei media. Gli anni tra il 2007 e il 2009 segnano infatti la generale espansione dei quelli gratuiti e la sostanziale battuta d'arresto di quelli a pagamento. Cede più di tutti la carta stampata e di conseguenza aumenta il "press divide", ovvero l'abbandono dei giornali a favore dei mezzi digitali. E' lo scenario di progressiva digitalizzazione dei media disegnato nell'ottavo rapporto Censis/Ucsi, "I media tra crisi e metamorfosi", presentato in questi giorni a Roma.
In calo i lettori dei giornali nonostante la freepress - La lettura dei quotidiani a pagamento almeno una volta alla settimana passa dal 67% al 54,8%, invertendo una tendenza leggermente positiva che si era registrata negli anni immediatamente precedenti al 2007. Se poi si guarda agli utenti abituali, ovvero quelli che il giornale lo prendono in mano almeno tre volte in sette giorni, si passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009. Una flessione non è compensata neanche dalla free press che rimane stabile (passa dal 34,7% dell'utenza al 35,7%) anche se l'incremento registrato tra i lettori più istruiti fa pensare che ci sia stata una migrazione da quelli a pagamento a quelli gratuiti.

Per quanto riguarda i periodici lo scenario non migliora - Nel 2009 li legge il 26,1% degli italiani (-14,2%) e quella dei mensili il 18,6% (-8,1%). Leggera discesa anche nella lettura dei libri (dal 59,4% del 2007 al 56,5% del 2009), mentre rimane quasi stabile l'uso dei telefonini (dall'86,4% all'85% con una leggero calo quindi) ma con un uso molto più parsimonioso scegliendo magari di mandare sms piuttosto che di connettersi ad internet. Anche per la rete la crescita è minima: dal 45,3% del 2007 si è passati al 47% del 2009. Nel momento in cui la rete é diventata familiare all'80% dei giovani e al 70% dei soggetti più istruiti si va verso una dimensione di saturazione e il dato complessivo può aumentare solo con estrema lentezza.
Più social network e meno libri - Il rapporto del Censis evidenzia inoltre la crescita esponenziale del vero e proprio fenomeno dei social network, con Facebook in testa, un nuovo mezzo che per il 42,4% degli internauti sottrae tempo alla lettura dei libri.
La paytv va forte tra i più istruiti - Di questi 65 su 100 hanno un abbonamento alla tv a pagamento, dato che scende tra i meno istruiti (56%) e i più anziani (il 56,7% non ha abbonamenti di nessun tipo). A convincere a guardare questo tipo di tv è la libertà di scelta (43,6%). Insomma la dieta mediatica degli italiani ha subito notevoli cambiamenti e il numero delle persone che ha un rapporto esclusivo con i media audiovisivi è sostanzialmente stabile (dal 28,2% al 26,4%), mentre diminuiscono in modo sostanziale quanti a radio e tv accompagnano la carta stampata (dal 42,8% al 24,9%).
Il 19 aprile
- 19-04-2024Van der Finco
- 19-04-2024Campagnolo per tutti
- 19-04-2023Buon App etito
- 19-04-2023Pubbliche Relazioni
- 19-04-2022Speranza Granda
- 19-04-2021La scoperta dell'AmErika
- 19-04-2021Una poltrona per due
- 19-04-2019All Inclusive
- 19-04-2019E le Stelle stanno a guardare
- 19-04-2019Io sindaco, tu rista
- 19-04-2018Toni di guerra
- 19-04-2018Ma la notte no
- 19-04-2018Pengo al nodo
- 19-04-2017Grazie a Dio è martedì
- 19-04-2017Ascolti TV: Auditel premia “Di Padre in Figlia”
- 19-04-2017Bassano per le rime
- 19-04-2017Souvenir d'Eataly
- 19-04-2017L'arma segreta
- 19-04-2017Sorelle d'Italia
- 19-04-2016Gufi, Tapiri & C.
- 19-04-2014E' morto Toni Zen
- 19-04-2014La “Rinascita” di Giangregorio
- 19-04-2013M5S, cambiano portavoce e addetto stampa
- 19-04-2013Il generale e i suoi coriandoli
- 19-04-2013Una sagra al Museo
- 19-04-2013Solo per i loro occhi
- 19-04-2012Ros@' 2012 scende in piazza
- 19-04-2012Laura Puppato: “Il progetto Karizia è un gassificatore mascherato”
- 19-04-2012Animal House
- 19-04-2011Questa volta i vandali sono i turisti
- 19-04-2011Verso un “Contratto di fiume” per il Brenta
- 19-04-2011Vade retro, internet
- 19-04-2011Rischi idraulici e idrogeologici, istruzioni per l'uso
- 19-04-2010Tinto Brass, gli “Umoristi” e poi il malore