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Una Madonna, un artista e Tre Briganti

Cinema e arte alla sagra della Madonna Fredda a Solagna. In proiezione il cortometraggio, in concorso al Rome Independent Film Festival, del giovane regista Jacopo Tich e in mostra le opere del pittore Luca Andreatta

Pubblicato il 01-12-2022
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Una Madonna Fredda. Talmente fredda che l’anno scorso una tormenta di neve aveva fatto chiudere baracca e burattini (o per meglio dire: bancarelle e mandorlati) già a mezzogiorno.
Nei due anni precedenti c’era inoltre stato il Covid che aveva bloccato tutto fino a data da destinarsi.
Adesso, nell’anno del Signore 2022, si preannuncia finalmente l’edizione della “ripresa” per la sagra della Madonna Fredda a Solagna, l’unica sagra invernale (anche se ufficialmente siamo ancora in autunno) del nostro territorio.

Da sinistra: l’artista Luca Andreatta e il regista Jacopo Tich

Si tratta di una tradizione che perdura da almeno 250 anni. Nel passato remoto la festa popolare si teneva in agosto ma, come spiega il sindaco Stefano Bertoncello in conferenza stampa, Solagna era un paese di carbonari che in quel mese andavano a raccogliere il carbone in giro per l’Europa e quindi in estate la partecipazione della gente era ridotta.
Da circa un secolo la sagra è stata quindi spostata a fine anno - l’8 dicembre, festa dell’Immacolata - e così la venerata Madonna o Beata Vergine dell’Aiuto, la cui immagine è conservata nella chiesa di Santa Giustina e viene portata in processione in occasione della ricorrenza, è diventata ufficialmente la Madonna Fredda.
Dal punto di vista della consuetudine laica, la festa è conosciuta urbi et orbi come la sagra del mandorlato. Per un giorno il centro del paese si trasforma in un mercato a cielo aperto con un’offerta variegata e altamente calorica di mandorlati di ogni tipo, oltre ai prodotti tipici locali.
Dunque se la stagione è fredda, ci sono i generi di conforto con cui riscaldarsi.
Per chi ama il cibo light - si fa per dire, ovviamente -, lo stand della Pro Loco proporrà per tutta la giornata trippa, musetto e crauti. Non mancheranno lo stand degli Alpini presso la stazione, l’inossidabile pesca di beneficenza, il luna park, i laboratori della scuola dell’infanzia e nel pomeriggio anche i canti itineranti del Coro Bassano e del Coro Breganze.
È insomma lo special day di tutta una comunità, che richiama un grande pubblico anche da Bassano, dai paesi vicini e non solo.
Il significato religioso della festa, dopo la Messa Solenne che sarà celebrata nella mattinata, vivrà invece e come sempre il suo momento culminante a partire dalle 14.30, con i Vespri in chiesa e quindi la storica processione per le vie del paese, accompagnata dalla imperitura banda di Campolongo sul Brenta.
Il tutto in programma per l’8 dicembre, ma la festa comincerà ad animarsi anche nei giorni precedenti.
Dopodomani, sabato 3 dicembre, Solagna accenderà infatti il suo albero di Natale.
Non è un albero “importato” come quello di Bassano, ma una pianta che qui si trova in pianta stabile. È il grande cedro di fianco alla chiesa, originario del Libano e piantato durante il Ventennio come in tante altre località d’Italia, e ancora oggi imponente sentinella dell’ingresso in paese. E si tratta probabilmente dell’unico cedro di Natale di cui si abbia notizia.

Ma la notizia della sagra della Madonna Fredda 2022 è anche un’altra.
Quest’anno infatti il tradizionale programma della festa si arricchisce di due distinti appuntamenti culturali.
Il primo riguarda il cinema. Nell’occasione, sullo schermo del mitologico cinema Valbrenta, verrà infatti proiettato il cortometraggio “Tre Briganti a Campobasso”, opera prima del giovane regista Jacopo Tich, residente a Solagna ma gravitante a Milano.
Sarà la prima proiezione pubblica del film della durata di 23 minuti dopo la première nazionale dello scorso 19 novembre al RIFF, Rome Independent Film Festival, svoltosi a Roma dal 17 al 25 novembre, di cui rientra nella “Official Selection” dei RIFF Awards 2022 come opera in concorso nella sezione cortometraggi.
I “Tre Briganti a Campobasso” di Jacopo Tich (per vedere il trailer: www.youtube.com/watch?v=Ucj9HW0ud2c) saranno presentati con una prima proiezione in programma mercoledì 7 dicembre alle ore 18, alla presenza e con l’intervento del regista.
Le proiezioni del corto al cinema Valbrenta proseguiranno a ripetizione nella giornata di giovedì 8 dicembre alle ore 10, 11, 12, 16, 17 e 18.
Il cast del cortometraggio è composto da Lidia Castella, Mauro D’Amico, Andrea Tich, Giuseppe Campestre, Francesco Di Nucci e Sergio D’Amico nonché da Massimo Rigo, attore che ha acquisito notorietà nazionale grazie alla sua recente partecipazione alla seconda stagione della serie tv “Doc - Nelle tue mani” su Rai 1.
Il tratto distintivo di “Tre Briganti a Campobasso” è costituito dallo stile della narrazione filmica: affronta infatti il tema storico del brigantaggio nell’Italia post-unitaria ma con un taglio registico volutamente western.
Girato interamente in Molise tranne che per la parte della sceneggiatura ambientata a Roma, ricostruita nelle splendide sale di Villa Ca’ Erizzo Luca a Bassano del Grappa, il film racconta una vicenda che si svolge a Campobasso nel 1870, terra ed epoca di rivolte nel Mezzogiorno contro il nuovo corso del Paese unificato che riconoscevano nelle figure dei briganti i portabandiera, per quanto feroci e sanguinari, dell’orgoglio del Sud.
“Con questo cortometraggio - scrive Jacopo Tich nelle note di regia - ho voluto girare un western ambientato in Italia nel periodo tumultuoso che seguì la fine della guerra risorgimentale.” “Prendendo spunto dalla tragica storia dei briganti nel Sud Italia - continua il regista -, ho adattato gli stilemi classici del western alla loro storia. Ho voluto in questo modo omaggiare una grande genere cinematografico raccontando allo stesso tempo una storia dimenticata, una storia di guerra e di rancore.”
Per questo il corto è stato girato nei luoghi reali del Molise, nelle zone del Matese, dove i briganti combattevano e si nascondevano. Gli stessi attori che li impersonano sono del Molise (e nelle loro scene parlano in molisano stretto, coi sottotitoli in italiano), a cui si aggiungono gli altri interpreti del cast provenienti dal Piemonte e dal Veneto.
Come pure provengono dalle più diverse parti dello Stivale i bravi e professionali componenti della troupe, tecnici specializzati tutti usciti dalla Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano, dove lo stesso Jacopo Tich lo scorso luglio si è laureato al corso di Regia.
È insomma una consacrazione contemporanea di quell’Unità d’Italia che fa da turbolento contorno storico alla trama del film.

Ma non di solo cinema vivrà il programma culturale della festa della Madonna Fredda di Solagna 2022.
Sempre mercoledì 7 dicembre, ma alle ore 19, sarà inaugurata presso la Biblioteca comunale la mostra d’arte “Andante Sostenuto”, personale del pittore di Campese Luca Andreatta, curata da Manuel Pablo Pace, quest’ultimo pure artista e già noto alle cronache bassanesi come art director del movimento di animazione artistica e di street culture “Infart”.
Negli anni trascorsi per lavoro fuori Regione Luca Andreatta ha coltivato l’amore per la propria terra e per la Valbrenta alimentando una voglia di esprimersi puntando alla valorizzazione del proprio “intorno” con riferimento al patrimonio culturale, materiale, immateriale ed umano del territorio.
La sua attività artistica inizia nel 2019 grazie proprio all’incontro con l’artista Manuel Pablo Pace, dando vita a un percorso di studio e di sviluppo creativo in costante evoluzione e innovazione. Da allora Andreatta scopre con la pittura un mezzo per dare spazio ad un impulso artistico fino allora sepolto votato a decifrare - attraverso l’analisi del pensiero, della coscienza umana e dell’esistenza - il mondo circostante.
Un costante lavoro di “decriptazione” della realtà che inizia proprio nella piccola provincia, nel piccolo borgo, nella valle del Brenta, là dove le cose sembrano scorrere appunto in modo “andante” e dove la quotidianità sembra non mostrare la vertigine di bellezza che si cela tra i meandri delle genti che invece la vivono con un registro inaspettatamente “sostenuto”.
Da questo concetto nasce la mostra “Andante Sostenuto”, termine che si riferisce a un tempo musicale e che probabilmente si collega agli studi giovanili di pianoforte dell’artista.
Sarà esposto un ciclo di opere figurative che non sono pure rappresentazioni di scorci e di paesaggi ma esprimono un “sentire”, un “percepire” dell’autore permettendo di vivere i luoghi dipinti non con la sola visione degli occhi, ma attraverso le sensazioni dell’animo.
“Andante Sostenuto - spiega Luca Andreatta - è il nome di un movimento della musica che ci fa vedere e soprattutto sentire come scorre il tempo all’interno di una valle.”
Scorrerà così, dunque, il tempo della sagra della Madonna Fredda di Solagna.
Celebrazioni religiose, le bancarelle col mandorlato, un concerto tra musica e arte (il 7 dicembre alle 20.30 nella chiesa di Santa Giustina, concerto organistico del maestro Giovanni Minuzzi con interventi della restauratrice Antonella Martinato), un cortometraggio e una mostra d’arte. Andante Sostenuto, ma Sostenuto molto.
In più, giovedì 8 alle ore 11, prenderanno vita anche delle dimostrazioni di lavorazione della ceramica a cura di Sbittarte.
Un buon programma davvero, al profumo di cedro.

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