Ultimora
23 Nov 2024 07:30
Vino: tre foglie d'oro per Ca' Rugate nella Guida Bio 2024
22 Nov 2024 17:07
Dopo sos della fidanzata sperona l'auto della Polizia, arrestato
22 Nov 2024 14:06
Testa romana scoperta nella cantina di una casa di Mestre
22 Nov 2024 13:09
Premio Il Battello a Vapore 2024 a Stefano Bortolotti
22 Nov 2024 12:54
Omicidio Moussa: Cucchi, ci aspettiamo ricostruzione Procura
22 Nov 2024 11:40
Norman Raeben, la storia della pittura errante
23 Nov 2024 08:46
Giornata supplementare alla Cop29, si cerca un compromesso
23 Nov 2024 08:31
Las Vegas; Mercedes Russell in pole, seconda la Ferrari di Sainz
23 Nov 2024 08:06
Trump chiama Bessent, il fan dei dazi, a guidare il Tesoro
23 Nov 2024 07:45
Nostalgia (seconda parte)
23 Nov 2024 07:36
Per Capodanno ecco la "bomba Sinner", maxi sequestro a Napoli
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Modalità lettura 2 - n. 7
Una recensione di Romanzo esplicito, esordio editoriale nel 2018 di Fumettibrutti
Pubblicato il 16-05-2021
Visto 4.703 volte
Cambiando consuetudini, si possono incontrare in libreria romanzi a fumetti che incuriosiscono. Si intitola Romanzo esplicito ed è giunto alla terza ristampa (Feltrinelli Comics, 2018, pagine non numerate, circa 144, 16 euro) questo racconto disegnato, che procede per tavole a capitoli, la cui autrice Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, ha esordito con successo nel mercato editoriale — lei l’autrice della copertina-provocazione che campeggia in questo fine settimana su L’Espresso dedicata al 17 maggio suscitatrice di tanti commenti di bassa lega.
Del romanzo non ha la struttura, la narrazione ha un andamento diaristico e la pubblicazione è presentata dalla stessa autrice come un’autobiografia; riguardo alla voce “esplicito” il contenuto è del tutto una conferma, pure se si guarda all’aggettivo nella sua definizione da Treccani — senza sottintesi o ambagi: è un fumetto per adulti. Sono di sicuro esplicite le vignette, che anche spavalde inseguono il marchio dell’immediatezza. Letto a sguardi, restando in superficie, il romanzo-fumetto di Fumettibrutti ha la pecca del monocorde, con la cura per il prodotto che volutamente inciampa nell’urgenza di dire ciò che in vero vuole dire. Se c’è la traccia malinconica di un amore finito a guidare il racconto, tutto intorno irretiscono il lettore “squarci di vita” cruda, stordente, eccessiva e fuori rotta espressi per immagini che oscurano i dialoghi sincopati, che emergono a fare non solo da cornice.
Le tavole sono enormi, spesso una o due per pagina, colorate con colori acidi, blu-viola e giallo-verde da evidenziatore, il tutto racchiuso in una copertina rosso-inferno. Parlano per immagini di droga e soprattutto, sempre, di sesso, raccontando l’educazione sentimentale a tinte forti, che si muove in un vuoto pneumatico fonoassorbente, della giovane protagonista. Il viaggio in cerca di se stessa di questa ragazza procede per cortocircuiti, sbattendo addosso alle luci, come accade alle falene. La seguiamo mentre risale in volo lo Stivale, parte da Catania e approda nella più liberale Bologna.
opera di Fumettibrutti (particolare, fonte FB)
Andando a guardare sui social la vita reale di Yole, sulla quale si sono immediatamente puntati i riflettori mediatici, e ascoltandola parlare, si ha una conferma dell’esistenza di una ferita profonda che non ha smesso di sanguinare, un taglio nell’anima che si avverte e che viene messo a nudo qui, come nei libri successivi che ha pubblicato. Ascoltandola parlare sorridendo felice d’altro, di libri, d’arte, di musica, di azioni politiche, si scopre che Fumettibrutti è cresciuta e che non aspetta più, come insegnano con malizia le favole, l’arrivo di un principe azzurro che rappresenti l’apice della realizzazione: sembra avere raggiuto la consapevolezza di quanto sia importante amarsi e trovare in sé e nella propria arte la sicurezza e la ragione ultima dell’esistenza. Le parole di Yole, spesso veloci, dicono che è sempre in movimento su quella che pare una sorta di giostra degli autoscontri, impegnata in un viaggio intrapreso pagandone prima di tutto il dazio sulla propria pelle. Qui, nel suo Romanzo esplicito, mette in mostra le cicatrici che porta anche per altri che non le sanno o possono dire, o disegnare.
Il 23 novembre
- 23-11-2023Natale con chi vuoi
- 23-11-2023Accension, Please
- 23-11-2023Ragazzi alla pari
- 23-11-2022Pantani in pista
- 23-11-2019Che mozione
- 23-11-2018Segnali di guerra
- 23-11-2018Progetto di cartello
- 23-11-2018Brindo al Brand
- 23-11-2017Zebre in via di estinzione
- 23-11-2017Benvenuti a San Vito
- 23-11-2017Spritzano le idee
- 23-11-2016Il MiBACT premia ancora una volta Operaestate
- 23-11-2014Una Moretti alla spina
- 23-11-2014Titoli di coda
- 23-11-2014La città dei vestiti
- 23-11-2013Sul Carroccio dei vincitori
- 23-11-2013Il peccato originale
- 23-11-2013Caserma Montegrappa: lettera a Cimatti e a Zaia
- 23-11-2013Un sabato all'Ospedale
- 23-11-2013Bassano? Presente!
- 23-11-2013Giustizia padana
- 23-11-2012Primarie Day
- 23-11-2010Gianpaolo Bizzotto: “Vi dico tutto sul Teatro Astra”
- 23-11-2008Spinlab chiama, i Comuni rispondono