Ultimora
Manifestazioni
20-11-2024
Arriva a Bassano del Grappa il “Gran Concerto Natale - Alessandro Lora concert”
21 Nov 2024 17:47
Autonomia: Zaia,se non la faremo per scelta sarà per necessità
21 Nov 2024 17:17
Morto boscaiolo travolto da albero abbattuto
21 Nov 2024 17:20
Università Padova, i magnifici 8 della Ricerca mondiale
21 Nov 2024 17:04
Faceva arrivare donne da Africa per farle prostituire, arrestata
21 Nov 2024 16:55
Rapina un volontario e aggredisce carabinieri
21 Nov 2024 13:20
Venezia, il pellegrinaggio alla Madonna della Salute
21 Nov 2024 20:26
Sinner - Baez 4-0 nel secondo set DIRETTA L'azzurro ha vinto il primo 6-2 Coppa Davis
21 Nov 2024 20:16
Sinner - Baez 3-0 nel secondo set DIRETTA L'azzurro ha vinto il primo 6-2 Coppa Davis
21 Nov 2024 20:09
Sinner - Baez 1-0 nel secondo set DIRETTA L'azzurro ha vinto il primo 6-2 Coppa Davis
21 Nov 2024 19:51
Sinner-Baez 5-2 nel primo set DIRETTA e FOTO Coppa Davis
21 Nov 2024 19:46
Sinner-Baez 4-2 nel primo set DIRETTA e FOTO Coppa Davis
21 Nov 2024 19:45
Gaetz si ritira dalla corsa a ministro della Giustizia Usa
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
L'inno alla resilienza di Pensaci, Giacomino!
Il Teatro Comunale Città di Vicenza, unica tappa veneta dello spettacolo, ha ospitato il classico della drammaturgia italiana del Novecento interpretato da Leo Gullotta
Pubblicato il 30-01-2020
Visto 1.205 volte
La stagione di prosa del Teatro Comunale Città di Vicenza ha portato in scena martedì 28 e mercoledì 29 gennaio, nelle uniche date venete dello spettacolo, un classico della drammaturgia italiana del Novecento: Pensaci, Giacomino!.
Leo Gullotta, in questa produzione firmata Michele Gentile per Enfiteatro e Teatro Stabile di Catania, veste sul palco da un paio d’anni i panni del professor Agostino Toti, il protagonista della novella dialettale di Pirandello, poi trasformata commedia in tre atti, qui riletta e diretta da Fabio Grossi.
Lillina, la ragazza incinta di Giacomino che l’anziano Agostino sposerà per assicurarle la propria pensione, è interpretata da Federica Bern. A completare la nuova famiglia sui generis, i parenti e la famiglia più allargata dei luoghi di lavoro e del paese che mormora (gli altri interpreti: Liborio Natali, Rita Abela, Valentina Gristina, Gaia Lo Vecchio, Marco Guglielmi, Valerio Santi e Sergio Mascherpa).
Leo Gullotta in Pensaci, Giacomino! (ph. Tommaso Le Pera)
In questa commedia umana, il premio Nobel siciliano ha toccato i temi forti della solitudine, della condizione femminile e dell’infanzia; ha espresso una critica netta nei confronti degli ingranaggi di apparati statali che stritolano gli individui, in particolare a quello dell’istruzione che ha conosciuto direttamente; ha rappresentato il lavorio della macchina del fango ed espresso la sua condanna al bigottismo e all’ipocrisia che governano le relazioni umane. Portare sul palco con leggerezza e il tono dell’umorismo tante questioni importanti è un gioco di alchimia e di ingranaggi ben oliati dalla configurazione perfetta.
La commedia inizia con il sottofondo della voce di Claudia Portale, che intona una canzone popolare.
Sul palcoscenico, la scenografia evoca un’ambientazione anni Cinquanta del Novecento, vi compaiono gigantografie mobili con rappresentati volti inquietanti di matrice espressionistica tedesca, un genere molto amato da Pirandello, anche il busto di un Cavaliere nell’atrio del Liceo, che dovrebbe incutere soggezione, poi di volta in volta divani e panchine, a richiamare interni ed esterni a uguale effetto prigionia, dai quali solo l’anziano professore sembra avere la forza di affrancarsi davvero.
Il Professore-Gullotta accentra l’attenzione da inizio a fine spettacolo, e il suo personaggio, nella rilettura di Grossi risolta in un atto unico, orchestra lo svolgersi degli eventi in un susseguirsi di dialoghi serrati che contrappongono il protagonista a un coro quasi del tutto indifferenziato raffigurato dagli altri personaggi — il Direttore, i Bidelli, il Parroco, le Serve, i Parenti, gli stessi Giacomino e Lillina. Tutti esprimono una condizione, una maschera, più che un’individualità: l’unico a gettarla, la maschera, è proprio Toti.
Il Professore è un personaggio anarchico e innovatore, ha deciso che vuole vendicarsi e insieme curarsi degli altri, non badando affatto alle intimidazioni e alle beffe che suscita il suo comportamento divergente. Un inno alla resilienza, per dirla in parole di oggi.
Finale del tutto pirandelliano, mimato in un allargamento di braccia del Professore che pare ribadire: Così è (se vi pare).
Applausi, dal pubblico del teatro.
Il 21 novembre
- 21-11-2023Notte Chiara
- 21-11-2022Oh che bel Macello
- 21-11-2022Chi ha incastrato Roger Rabbit?
- 21-11-2021Eviva España
- 21-11-2020Tendente allo Zero
- 21-11-2018Varda che dossier
- 21-11-2018El Tormenton
- 21-11-2018Peruvian Graffiti
- 21-11-2016Ma quanto mi Consta
- 21-11-2016Operazione Super G
- 21-11-2015Buon N@t@le
- 21-11-2015Tezze sul Brenta: baratto amministrativo in consiglio comunale
- 21-11-2014Cucinati a dovere
- 21-11-2013Jurassic Christmas
- 21-11-20136 milioni sul pavimento
- 21-11-2013Sul Ponte per il Tribunale, Filippin assente
- 21-11-2012Scacco a Scettro
- 21-11-2011Dai tacchetti al tacco 12
- 21-11-2011Tutti per Sammy, Sammy per tutti
- 21-11-2011“Violenza sulle donne, è il momento di dire basta”
- 21-11-2011Una webcam può aiutare a guarire
- 21-11-2009Mara Bizzotto: “A Natale regalerò un crocifisso ai sette giudici europei”
- 21-11-2009Crocifisso: “Seppelliremo di firme la sentenza di Strasburgo”