Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Primo piano

Musica

La musica bella di Godano

All’Orvettspace di Mussolente, ospite dei soci di Uglydogs, Cristiano Godano è stato protagonista di un incontro in parole e musica e ha presentato il suo nuovo libro

Pubblicato il 18-01-2020
Visto 2.085 volte

«La vera musica è quella bella». Sembra un’affermazione bambina, ma Godano, mai avaro di parole, ha scelto queste ieri all’Orvettspace di Mussolente, ospite dei soci di Uglydogs, come cornice per raccontare il suo amore per la musica e i suoi gusti musicali.
«Il rock con la chitarra non è più un mito per i ragazzi d’oggi, le nuove generazioni non impazziscono come noi per gli strumenti ma sono affascinati dalla tecnologia», e questo non è necessariamente un male, aggiunge. Alle nuove tendenze che poi forse così nuove non sono Godano guarda con curiosità.
Trent’anni di Marlene Kuntz, mille incontri e tante esperienze diverse nel mezzo, tra queste non ultima la pubblicazione di un secondo libro dopo la raccolta di racconti uscita nel 2008, intitolato Nuotando nell'aria. Dietro 35 canzoni dei Marlene Kuntz, edito da La nave di Teseo.

Francesco Nicolli con Cristiano Godano (ph Giorgio Crestan per MarosticaFotografia79)

Sta inoltre per uscire, per necessità e forza di cose dopo Sanremo, precisa Godano, il suo primo lavoro da solista in cui il frontman dello storico gruppo italiano sperimenta nei suoi vari aspetti l’assunzione di un ruolo artistico autonomo nel paesaggio musicale italiano. Nella conversazione con Francesco Nicolli che ha costituito la prima parte dell’appuntamento, Godano ha parlato anche del suo rapporto con la scrittura riferita alla musica e alla letteratura, rapporto che ha sempre in passato privilegiato il prodotto a breve respiro — il racconto, il testo di una canzone. Anche per la lettura ha la stessa attitudine: legge molto ma mai a lungo nel corso della giornata — niente indigestioni di pagine da far bruciare gli occhi per Cristiano.
Parlando dei canali di diffusione della musica più attuali, che condizionano non solo tecnicamente il prodotto del lavoro di gruppi e di artisti, Godano che ne aveva scritto con rabbia in Ricovero virtuale chiede ora “gentilezza”: la gentilezza di fermarsi ad ascoltare, di dedicare attenzione, di non consumare dischi e canzoni con l’ottica del fast food — un tipo di gentilezza lontana anni luce dal “gentilissimi” a refrain tanto modaiolo che circola oggi. Venendo all’attualità e all’impegno sociale del gruppo, impegnato con altri artisti in iniziative e testimonianze di solidarietà ad esempio al modello portato avanti da Mimmo Lucano www.artistixriace.it/, o di vicinanza al movimento delle Sardine, Godano ha dichiarato che l’attualità con le sue derive e il suo portato di aggressività è davvero un incubo, che le spinte al sovranismo sono forti e fanno paura e che non ha remore a riconoscere che le Sardine li hanno emozionati. Solo un accenno e una sottolineatura alla ricerca di nuovi orizzonti espressivi della band concretizzati nello spettacolo teatrale pensato per sonorizzare le immagini del film muto “Il castello di Vogelod”, capolavoro degli anni Venti del secolo scorso diretto da Friedrich Wilhelm Murnau (con Claudio Santamaria).
La seconda parte della serata è stata dedicata alla musica. L’esordio accompagnato alla chitarra con Notte, da “Senza peso” (2003), disco nato a Berlino alla cui realizzazione hanno collaborato Rob Ellis e Head. Segue Lieve da “Catartica”, album d’esordio del gruppo che contiene anche la splendida canzone che ha dato il titolo al libro di Godano Nuotando nell’aria, con la quale chiuderà la serata. Nei bellissimi spazi dell’Orvett girano poi le note e le parole di La canzone che scrivo per te, da “Che cosa vedi?” e di Ti giro intorno, tratta di “Il vile”. Segue un omaggio a Neil Young, artista molto amato dal cantante e autore piemontese, con una fedele Needle and the Damage Done; poi risuonano parole e note della cupa Stato d’animo e di Musa, inserite in “Uno” (2007).
L’ispirazione “che fa uscire da sé” nell’arco di trent’anni di attività non è mai mancata ai testi dei Marlene Kuntz, e la domanda provocatoria ma ricorrente su quali siano stati i lavori più belli del gruppo, riferita ai primi tre dischi, cade nel vuoto. La voce affascinante di Godano nuota davvero giovane nell’aria.
Grandi applausi e qualche ululato, dal pubblico degli Uglydogs.

Il 02 aprile

Più visti

1

Politica

28-03-2025

Torna a casa, Lassie

Visto 11.728 volte

2

Attualità

26-03-2025

Stringiamoci a Coorte

Visto 10.185 volte

3

Attualità

29-03-2025

L’Intervistozza

Visto 9.840 volte

4

Attualità

27-03-2025

Le Nove leve

Visto 9.661 volte

5

Attualità

27-03-2025

Le cicogne della RAASM

Visto 9.611 volte

6

Politica

29-03-2025

Coltelli d’Italia

Visto 9.559 volte

7

Politica

29-03-2025

Pronto Soccorso Soccorsetto

Visto 9.555 volte

8

Politica

28-03-2025

Donald Finco

Visto 9.463 volte

9

Politica

29-03-2025

Ponzio Monegato

Visto 9.392 volte

10

Politica

28-03-2025

È Giunta la frattura

Visto 9.261 volte

1

Politica

06-03-2025

Fucile a canne Mozze

Visto 17.252 volte

2

Attualità

11-03-2025

Crozza e Delizia

Visto 14.052 volte

3

Politica

03-03-2025

Il mio nome è coerenza

Visto 12.681 volte

4

Attualità

04-03-2025

Bramezzasweek

Visto 11.751 volte

5

Attualità

03-03-2025

Nota sul registro

Visto 11.740 volte

6

Politica

28-03-2025

Torna a casa, Lassie

Visto 11.728 volte

7

Attualità

24-03-2025

Full Metal Grappa

Visto 11.681 volte

8

Il "Tich" nervoso

09-03-2025

Turisti per causa

Visto 11.593 volte

9

Attualità

19-03-2025

La tagliatella della giustizia

Visto 11.591 volte

10

Politica

03-03-2025

Pove a dirotto

Visto 11.453 volte