Ultimora
23 Nov 2024 17:05
5-0 al Verona, l'Inter vola al comando
23 Nov 2024 16:07
Confindustria Veneto Est, Paola Carron nuova presidente
23 Nov 2024 14:32
Regionali: Tajani, in Veneto nostro candidato è Flavio Tosi
23 Nov 2024 14:27
Da AriSLA 840mila euro per nove progetti di ricerca
23 Nov 2024 12:26
Pettirosso percorre 2mila chilometri dalla Finlandia all'Italia
23 Nov 2024 11:46
Tour Gianna Nannini debutta a Jesolo, viaggio rock con tante hit
23 Nov 2024 13:42
Una ricerca identifica il meccanismo che sviluppa le metastasi cerebrali
23 Nov 2024 16:56
Serie A: Verona-Inter 0-5
23 Nov 2024 16:15
A Napoli si lancia da un'auto in corsa per sfuggire agli abusi
23 Nov 2024 16:14
Coppa Davis: Berrettini-Kokkinakis 6-7 6-3 7-5, Italia-Australia 1-0
Redazione
Bassanonet.it
Tamburi di pace
Mercoledì 2 agosto a Bassano al Teatro al Castello, per Operaestate, “Tamburi di Pace – Atto III: Appia e le altre” con European Spirit of Youth Orchestra e Paolo Rumiz. Uno straordinario racconto in musica e parole della prima vera via europe
Pubblicato il 31-07-2017
Visto 2.334 volte
Va in scena mercoledì 2 agosto alle ore 21 al Teatro al Castello di Bassano del Grappa il progetto di European Spirit of Youth Orchestra e Paolo Rumiz dedicato alla prima vera via europea; “Tamburi di Pace – atto III: Appia e le altre”, un evento inserito nel ricco cartellone di Operaestate Festival, la lunga rassegna estiva del Comune di Bassano del Grappa.
Un'orchestra per l'Europa, questo è la European Spirit of Youth Orchestra: ottanta giovani di diciassette Paesi, per cantare una patria comune troppo male amata.
Un viaggio in musica e parole dedicato a un universo unico, fatto di popoli, lingue, fiumi, mari, montagne.
Quest'anno si parlerà di strade, di tracce che hanno consumato milioni di scarpe, per celebrare a voce alta i “cammini”, contro il rinascimento dei muri, e ricordare chi ha migrato per lavoro, paura, curiosità, fame, amore o semplice inquietudine.
È con questo sogno che il narratore Paolo Rumiz ( giornalista di Repubblica e scrittore) e il maestro Igor Coretti-Kuret, entrambi figli della frontiera dell'Est, hanno creato il progetto Tamburi di pace, pensato per la European Spirit of Youth Orchestra, ESYO. L'unica orchestra a rinascere ogni anno con giovani sempre nuovi: un modo per dire che l'Unione va costruita giorno per giorno e per ricordare il suo destino mediterraneo, come testimoniano i musicisti reclutati quest'anno, per la prima volta, nelle aree di guerra del Medio Oriente.
Da vent'anni il maestro Igor Coretti-Kuret seleziona giovani talenti musicali (dagli undici ai vent’anni di età) in Europa e ogni anno costruisce un'orchestra per offrire loro la prima esperienza sinfonica. Centinaia di questi ragazzi sono poi entrati in compagini orchestrali di ogni parte del mondo.
Nel corso degli anni la ESYO si è esibita sotto l'Alto Patrocinio della Commissione UE, del Parlamento Europeo, dell'Iniziativa Centro Europea e della Presidenza della Repubblica, ottenendo attestati di stima da parte del Maestro Riccardo Muti e del violinista Uto Ughi. Più di 160 concerti sono stati eseguiti in Italia e in altri 13 Paesi europei insieme a solisti di fama internazionale quali Giovanni Angeleri, Uto Ughi e Ernö Kallai. Da due anni Paolo Rumiz, con le sue storie, è entrato a far parte di ESYO come voce narrante del gruppo, nell'ambito di un programma denominato “Tamburi di pace”. Nel 2015 il tema è stato la Grande Guerra, nel 2016 il Continente visto dai treni. Nel 2017 si parla di “cammini”, in opposizione al moltiplicarsi dei muri.
“Nel 2017 narriamo le vie del continente a partire dalla più antica di tutte, l'Appia, da poco riconsegnata agli italiani - racconta Rumiz -. In un tempo di viaggi virtuali, un invito al viaggio reale, per ritrovare una patria comune mai così maltrattata come di questi tempi. Racconteremo dunque il continente, nel suo labirinto di strade, autostrade, sentieri e frontiere. Un'evocazione corale di milioni di esistenze che cercano spazio oltrepassando valichi, confini, pianure, fiumi, reticolati e terre desolate.”
Il programma musicale della serata comprende classici come “I Pini di Roma” di Ottorino Respighi, “I pianeti” di Holst, ma anche la coinvolgente colonna sonora de “Il Gladiatore” firmata Hans Zimmer e l’immancabile “Inno alla Gioia” di Beethoven. Il progetto Tamburi di Pace 2.1 è realizzato grazie al contributo di Fondazione Elisabetta Sgarbi e La Milanesiana, Montura e Ferrovie dello Stato Italiane, in collaborazione con Generali.
Ingresso: intero 15€, ridotto 12€.
Info: Biglietteria Operaestate Via Vendramini 35, Bassano - 0424.524214
Tutto il programma del festival su www.operaestate.it
Il 23 novembre
- 23-11-2023Natale con chi vuoi
- 23-11-2023Accension, Please
- 23-11-2023Ragazzi alla pari
- 23-11-2022Pantani in pista
- 23-11-2019Che mozione
- 23-11-2018Segnali di guerra
- 23-11-2018Progetto di cartello
- 23-11-2018Brindo al Brand
- 23-11-2017Zebre in via di estinzione
- 23-11-2017Benvenuti a San Vito
- 23-11-2017Spritzano le idee
- 23-11-2016Il MiBACT premia ancora una volta Operaestate
- 23-11-2014Una Moretti alla spina
- 23-11-2014Titoli di coda
- 23-11-2014La città dei vestiti
- 23-11-2013Sul Carroccio dei vincitori
- 23-11-2013Il peccato originale
- 23-11-2013Caserma Montegrappa: lettera a Cimatti e a Zaia
- 23-11-2013Un sabato all'Ospedale
- 23-11-2013Bassano? Presente!
- 23-11-2013Giustizia padana
- 23-11-2012Primarie Day
- 23-11-2010Gianpaolo Bizzotto: “Vi dico tutto sul Teatro Astra”
- 23-11-2008Spinlab chiama, i Comuni rispondono