Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Interviste

A tu per tu con Stefano Guglielmin

Io, tu... una distanza immedicata

Pubblicato il 15-11-2008
Visto 3.058 volte

Le sue prime battute nel mondo letterario
Nel 1984, avevo 23 anni; vinsi il premio nazionale di "poesia giovane" a Bergamo. Editarono il mio primo libretto: "Fascinose estroversioni", una trentina di poesie scritte tra il 1981 e il 1984.

Spazio e tempo che dedica alla scrittura
Quasi tutto quello che ho a disposizione. A parte le cure familiari e l'insegnamento, il resto del tempo lo passo a studiare e a scrivere: poesia, saggistica e, talvolta, narrativa. La domenica, poi, scarico la tensione, camminando in montagna con mia moglie e, sempre più raramente, con mio figlio adolescente.

Progetti e lavori in corso
L'appuntamento più importante sarà l'uscita, nel maggio 2009 presso un editore milanese, del mio nuovo saggio dal titolo "Senza riparo. Poesia e finitezza". Si tratta di un lavoro che raccoglie e approfondisce gli studi sulla poesia italiana contemporanea usciti su rivista a partire dal 2001. E' un libro che prosegue la ricerca iniziata negli anni Ottanta, con la mia tesi di laurea sul Pensiero debole di Gianni Vattimo, ma soprattutto porta avanti le tesi di "Scritti nomadi. Spaesamento ed erranza nella letteratura del Novecento", il mio primo libro di saggistica, edito da Anterem nel 2001.
Fra gli altri appuntamenti editoriali, ricordo l'uscita, nella primavera 2009, di alcune mie poesie tratte da "La distanza immedicata" presso il journal of italian translation di New York.
Per quanto riguarda il territorio vicentino, con un gruppo di amici poeti sto curando l'ottava rassegna di "Poesia / poesie": una serie di incontri con poeti italiani che si svolgerà a Schio a partire dal prossimo gennaio. Ricordo infine che, da alcuni anni, gestisco un corso di poesia presso l'associazione Artemis, di Vicenza. Quest'anno partirà in dicembre.

Il suo rapporto con il web
Con il web ho un rapporto assai stretto: collaboro con alcuni siti che si occupano di poesia e gestisco Blanc de ta nuque, un blog molto frequentato, dove presento poeti italiani contemporanei. Ho partecipato, inoltre, ad alcuni convegni organizzati dai bloggers per progettare una rete in grado di coinvolgere il pubblico della poesia, sempre più latitante, purtroppo. Il progetto è ancora in progress. Attualmente, il mio blog è presente al festival espositivo-performativo di Milano (www.poe.mi.it/), che unisce scritture, media e arti visive, cercando di costruire alcune mappe nei territori correnti della produzione artistica e letteraria italiana. Con il blog collettivo di LiberInVersi, quest'anno abbiamo selezionato ed editato i migliori 20 poeti usciti negli ultimi due anni presso di noi. il libro s'intitola "Leggere variazioni di rotta", Le Voci della Luna, 2008.

Letture per tutte le stagioni
Per quanto riguarda la poesia, io consiglio i classici del Novecento: Ungaretti, Montale, Saba, Sereni, ma anche quei poeti che hanno rinnovato i codici compositivi italiani, per esempio Edoardo Sanguineti e Alfredo Giuliani. Fra i contemporanei, obbligatorio leggere Milo De Angelis e Mariangela Gualtieri. Se posso suggerire una lettura straordinaria, invito a procurarsi "Sono pesi queste mie poesie", Via del Vento edizioni, 2008 di Nika Turbina: poetessa russa morta suicida a 27 anni, nel 2002. Il libricino raccoglie le sue poesie scritte tra i 7 e i 9 anni, ma hanno una forza e una profondità senza eguali.
Per la narrativa seguo lo stesso criterio, magari invitando a leggere i francesi del secondo Ottocento, ma anche qualche italiano del XX secolo di cui si parla poco, per esempio Lucio Mastronardi, Luciano Bianciardi e Paolo Volponi.

Qualche consiglio per aspiranti scrittori
Leggere, pensare e scrivere. E studiare la lingua italiana: non basta averne un'idea approssimativa e nemmeno credere di poter scrivere un'opera degna di attenzione, se prima non si è fatto un lungo tirocinio di studio, anche di autori contemporanei (e non soltanto italiani). In seconda battuta, consiglio di abbonarsi ad un paio di riviste letterarie e a frequentare il web, là dove di parla di letteratura.
Il contatto con autori affermati e con gli editori deve avvenire soltanto alla fine, quando si è maturata un'idea forte di letteratura.

Un passo tratto da una sua opera, parole che le sono care
Riporto una mia poesia, tratta da "La distanza immedicata" (Le voci della Luna, 2006)

si dà il lampo, infatti
nella brocca in cui cresci, e festa
dissemina il tempo per gli amici sul prato

sotto chiave è l’avvio:
buona la pace di chi siede e l’ombra
di atene in ogni cosa

ecco mettiti qui, a lato del libro, e scendi
se puoi, là dove s’increspa la gioia

si dice amato chi ne tiene a balia la piega

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