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La Città di Bassano del Grappa, con suo il CSC Casa della Danza, aderisce alla Giornata Nazionale Parkinson che per l’occasione, domenica 29 novembre, promuove un pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 di performances e classi aperte al Museo Civico di Bassano del Grappa. L’esperienza pratica della danza è aperta a tutti, famiglie, over 60, danzatori, curiosi, persone col Parkinson, medici, personale infermieristico, terapeuti, insegnanti, o semplicemente… curiosi.
Un’occasione per capire il progetto che si sviluppa da tre anni nelle sale del Museo.
Il progetto, ideato e promosso dal CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa e sostenuto da OTB Only The Brave Foundation della famiglia Rosso, si basa sull’impatto salutare che la pratica artistica della danza, portata avanti in maniera regolare, può avere sul sistema neurologico, sulle prestazioni fisiche e sullo sviluppo della malattia.
Un momento di classe in Museo
Dal 2013 il CSC si è impegnato nel progetto Dance and health with Parkinson nato sulla base delle esperienze sviluppate in Olanda, per arrivare a settembre 2015, a definire una propria identità, e dando il via ad un nuovo corso diventando DANCE WELL – ricerca e movimento per il parkinson, dove il fine è l’arte attraverso l’espressione del proprio corpo, qualsiasi esso sia e i benefici di tipo medico, ginnico, sociale, di intrattenimento e altro, per quanto importanti, sono comunque aspetti secondari.
I partecipanti sono danzatori e come tali, non come “persone col Parkinson” né come “anziani”, affrontano la classe di danza. Altro elemento fondamentale è il luogo in questo caso il Museo Civico, che, in quanto sede di un’attività artistica, è fonte di inspirazione per i danzatori. L’ambiente è a tutti gli effetti parte integrante del progetto e dev’essere artisticamente denso, nulla a che fare con ambienti ospedalieri o palestre.
Un'altra linea guida del progetto è la classe mista, le classi sono infatti aperte a tutti, persone col Parkinson, ma anche accompagnatori, giovani, anziani, ballerini, coreografi. Il gruppo misto permette la crescita collettiva, il sostegno reciproco e non ghettizza, senza dimenticare che il movimento di per sé è comunque un’attività di “prevenzione”.
Col tempo il gruppo di danzatori si è fortemente inserito in un contesto culturale e sociale, lo dimostrano le numerose attività a cui i “parkinson dancer” hanno partecipato: dalle performances per la giornata mondiale della danza, al lavoro con i danzatori di Scapino Ballet per Pearl per cui hanno danzato in Piazza Libertà, ai progetti site specific per Arte Sella, a quelli per le cycling dance, agli appuntamenti di danza urbana in centro storico a Bassano, e ancora la partecipazione al progetto coreografico di Sharon Fridman In memoriam, o il progetto Armare un Uomo di Dario Tortorelli, inseriti a pieno titolo nel cartellone di Operaestate, solo per citarne alcuni.
La performance è un aspetto saliente per la crescita artistica del danzatore e del gruppo: non si esibiscono “malati di PK” ma veri e propri danzatori e il gruppo viene percepito dagli stessi come una vera e propria compagnia di danza.
Tutto ciò ha generato effetti di inclusione nella realtà culturale e sociale di molti partecipanti mai coinvolte prima e che spesso vivono forme di isolamento dovuto alla malattia e all’età.
A ottobre 2015 il Dottor Daniele Volpe (noto neurologo che ha sperimentato con le danze irlandesi l'impatto che la danza può avere sulle persone che vivono con il Parkinson) ha iniziato uno studio scientifico di misurazione su dei suoi pazienti assistiti presso la casa di cura Villa Margherita di Arcugnano (e di cui il Dott. Volpe è responsabile del reparto di Medicina Riabilitativa). Lo studio si svilupperà nei prossimi 4/6 mesi e la prospettiva è quella che lo studio possa rientrare in una pubblicazione scientifica.
Non mancano poi testimoni internazionali, come Sara Houston (Professor Roehampton University) che da un anno segue la nostra esperienza a Bassano, essendo la responsabile di una pubblicazione dedicata all'impatto qualitativo della pratica della danza nella vita delle persone con Parkinson, in uno studio commissionato da English National Ballet nel Regno Unito. La Houston è stata in residenza a Bassano per una settimana e ha inserito nel suo libro (uscirà in Aprile 2016) un importante report sulla pratica sviluppata al Museo Civico di bassano.
L’impegno del CSC dura tutto l’anno, ogni lunedì e venerdì dalle 9.30 presso il Museo cittadino sono aperte lezioni gratuite di danza e movimento della durata di circa un'ora.
Durante il pomeriggio del 29 novembre l’esperienza della classe è aperta a tutti, i benefici, sono assicurati.
Ingresso libero. www.operaestate.it
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