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Teatro

Scenario al femminile

Martedì 25 agosto seconda giornata di B.Motion Teatro a Bassano. Un programma al femminile con le vincitrici del Premio Scenario e del Premio Scenario per Ustica

Pubblicato il 25-08-2015
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Seconda giornata nel segno del Premo Scenario, quella proposta martedì 25 agosto da B.motion Teatro a Bassano del Grappa.
La sezione di Operaestate dedicata ai linguaggi del contemporaneo presenta le due vincitrici di Scenario e Scenario per Ustica e uno dei due lavori che compongono la Generazione Scenario 2015. Apre la serata al Teatro Remondini (ore 21.00) Angela Dematté con “Mad in Europe – Uno spettacolo in lingua originale”. Il lavoro che quest'anno ha ottenuto il massimo riconoscimento è incentrato su un’attenta ricerca linguistica in grado di creare una parola ibridata da suggestioni e visioni oscillando tra sacralità e religione. Si prosegue al CSC Garage Nardini (ore 21.45) con “Gianni” di Caroline Baglioni, premiato nella sezione di teatro civile intitolata a Ustica. Per concludere si torna al Teatro Remondini (ore 22.30) con la segnalazione a “Homologia” di DispensaBarzotti, un'indagine sull’uomo e il suo doppio, sulla solitudine dell’essere imbrigliato tra realtà e finzione.

Angela Demattè, in scena con "Mad in Europe"

In “Mad in Europe” Angela Demattè dà vita a un personaggio alla deriva creando una lingua capace di raccontarlo. Sulla scena c'è una donna incinta impazzita, la cui interiorità frammentaria si fa metafora della crisi dell’utopia europea: la scissione fra maternità, religione e ruolo sociale si rifrange in un affascinante mescolamento dei diversi idiomi parlati nei paesi del vecchio continente. Così se un tempo la protagonista conosceva molte lingue, ora riesce a formulare solo un dialetto internazionale strano ed informe. Soprattutto non ricorda assolutamente più la sua lingua madre, la sua “Muttersprache”. L’ha rifiutata e ora la tiene conservata in qualche recondito spazio della mente. Di chi è la colpa? Dovrà andare molto indietro per cercare di uscire dalla nevrosi in cui è caduta e recuperare le sue radici più profonde. L'opera della Demattè apre così un'articolata riflessione sulla parola, sul linguaggio e su come esso sia in grado di condizionare le nostre esistenze.

“Gianni” di Caroline Baglioni parte invece da un'esperienza autobiografica. “Avevo circa tredici anni. - confessa l'interprete-autrice - Mio padre tornò a casa e disse che era arrivato il momento di occuparci di Gianni. Oggi sembra un ricordo lontano, ma in realtà Gianni era lontano anche quando c’era. Era lo zio con problemi maniacodepressivi che mi faceva paura. Aveva lo sguardo di chi conosce le cose, ma le ripeteva dentro di sé. Gianni non stava mai bene. Se stavamo da me voleva tornare a casa sua. Se stava a casa sua voleva uscire. Se era fuori voleva tornare dentro. Dentro e fuori è stata tutta la sua vita. Non aveva pace Gianni”. Nel 2004, in una scatola di vecchi dischi, Caroline Baglioni trova tre musicassette dove Gianni ha inciso la sua voce, gridato i suoi desideri, cantato la sua gioia, espresso la sua tristezza. Questo materiale, intenso e straziante, è diventato la fonte da cui l'autrice ha tratto ispirazione per un lavoro di rara potenza emotiva.

“Homologia” di DispensaBarzotti è allo stesso tempo studio dell’uomo e studio di ciò che è identico, di ciò che si ripete uguale, del processo di omologazione. Quale meccanismo rende gli individui così terribilmente uguali tra loro? Com’è possibile che le azioni che abbiamo compiuto quotidianamente, in tutta una vita, non abbiano lasciato nessuna traccia? Tutto, di colpo, non conta più, la volontà sembra scomparire e come morti che respirano ci crogioliamo nel nostro sentirci inermi.

In scena c'è un uomo anziano, solo, immerso nel vuoto, in perenne dormiveglia. Qualcosa, però, piomba giù dalla soffitta e risveglia questo corpo intorpidito. Un valzer, un manichino impolverato che il vecchio tenta di rianimare. Uno spettacolo nello spettacolo, un uomo dentro un altro uomo. Con “Homologia” DispensaBarzotti utilizza il teatro di figura per esplorare i meccanismi della magia teatrale, attraverso una ricerca che si interroga su come funziona l’attività percettiva e su che cos’è in teatro l’illusione, l’incanto, la meraviglia e l’inganno.

Info prevendita e prenotazioni presso Biglietteria Operaestate in via Vendramini 35 a Bassano tel. 0424 524214 - 0424 519811e sul sito www.operaestate.it

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