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Danza

La domenica della danza

Domenica 24 agosto ultimo giorno di B.Motion Danza con un condensato delle ricerche di questa edizione. Tra cui una “camminata consapevole” del pubblico fra tre diversi spettacoli e il gran finale con Chris Haring e Liquid Loft

Pubblicato il 23-08-2014
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Ultimo giorno per B.Motion Danza con uno sguardo panoramico sui temi di questa edizione: dal corpo e i suoi presunti limiti, con Alessandro Sciarroni e i suoi speciali danzatori e con Silvia Gribaudi; alle relazioni con gli altri, con Chiara Frigo e il duo Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli, fino alle questioni sulle delusioni e le identità con Liat Waysbort e Connor Schumacher. In conclusione momento cinematografico-conviviale-riflessivo, con il Chris Haring, e la compagnia Liquid Loft, che presentano il loro “Deep Dish”.

Domenica 24 agosto, alle ore 12.30 e alle 14.30, va in scena un evento, “Playing with Goalball”, concepito da Alessandro Sciarroni appositamente per B-Motion, nel quale l’artista intende instaurare un dialogo col pubblico, delle prime residenze di ricerca svolte nelle città di Copenhagen, Barcellona, Parigi e Bassano del Grappa sulla pratica del Goalball, sport rivolto ad atleti non vedenti e/o ipovedenti. Questa disciplina, costituirà infatti la pratica performativa presa in esame nella produzione di “Aurora”, spettacolo che vedrà la luce solo nell’autunno 2015. Lo spettacolo è inserito nel progetto più ampio intitolato “Will you still love me tomorrow?”, trilogia che Alessandro Sciarroni ha dedicato ai concetti di resistenza, sforzo e concentrazione.

"Ballroom", performance interattiva di Chiara Frigo


Nel pomeriggio, dalle 15.30 in Piazzale Trento, va in scena il progetto “Mind Your Step”, che Giulia Galvan ha ideato per il programma europeo Léim, per la formazione di manager culturali. Il progetto parla di coreografia, paesaggi camminabili, coinvolgimento delle comunità locali nel processo decisionale e di come l’arte può avere un impatto sullo sviluppo urbanistico e unisce le performances di Silvia Gribaudi, che presenta “A Corpo libero”, Chiara Frigo, con “Ballroom”, e Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli, con “Mary’s Bath”.
Il pubblico è quindi invitato ad esplorare il territorio in base a questa visione, attraverso un percorso artistico a piedi, che ha come obiettivo una “camminata consapevole” attraverso l’incontro con tre spettacoli di danza contemporanea in scenari svelati lungo il percorso. Tra la riflessione sul mercato del glamour giovanilistico di Silvia Gribaudi, tra la rievocazione dell’ambiente della sala da ballo di Chiara Frigo e l’invito alla condivisione di memorie private di un Angelo proposto da Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli, gli spettatori acquisiscono un'esperienza condivisa di quei luoghi, colti sotto una luce differente, la luce dell'arte.

Prima del percorso, dalle 10 alle 13 in collaborazione con l’Urban Center di Bassano, è prevista una tavola rotonda con Matteo Corsi, ricercatore dell'Università di Genova e membro dell'associazione Kallipolis; Teodor Celakoski, attivista e promotore culturale di Zagabria; il giornalista Giulio Todescan per LIES, laboratorio dell'inchiesta economica e sociale per il quartiere Ferrovieri di Vicenza; Tiziana Bolfe Briaschi, coreografa e architetto.

In “Please me please”, in scena in prima nazionale il 24 agosto alle ore 21.00 al Garage Nardini, la coreografa Liat Waysbort sceglie un corpo maschile per indagare due temi: le aspettative mancate e le relative delusioni. In scena il performer tenta in ogni modo di conformarsi per non doversi confrontare con il fallimento, generando una tensione tra bisogni individuali e desiderio di essere accettato, energica e poetica al contempo. Ivan si presenta in scena rispondendo al bisogno di soddisfare il desiderio dell’altro: è un uomo, è una donna, è una ballerina, è una pornostar, è un giovane uomo che crea immagini e storie attraverso il suo corpo. Dalla simpatia all’antipatia sperimentiamo tutti i cambiamenti che avvengono nel suo corpo e le diverse sensazioni che ciò provoca nel pubblico. Il suo agire lo rispetta e lo insulta.

Connor Schumacher, in scena al Garage Nardini alle 21.20 del 24 agosto, presenta in prima nazionale un solo autobiografico, sull’essere un artista gay, proveniente dalla provincia americana più fortemente religiosa e conservatrice, e che ha scelto la liberale Olanda come patria di adozione. Connor legge il testo di un ipotetico discorso fatto da un uomo in un seminario su com’è realmente un omosessuale e su come i cristiani dovrebbero considerarlo. Terminata la lettura si esibisce con una perfetta verticale mentre la sua voce registrata racconta di un incidente che lo portò in ospedale. L’episodio ha per lui un valore fondamentale perché è stato la causa scatenante per decidere di realizzare questo lavoro. Un’opera fondata sul bisogno di essere onesti fino in fondo con se stessi e con gli altri. Un tentativo concreto per combattere gli stereotipi di genere con intelligenza e ironia, presentandosi semplicemente per come si è, senza le maschere o i filtri che a volta la società impone.

A chiudere la sezione danza di B.Motion, alle 22.30 al Teatro Remondini, l’ultimo episodio di una trilogia in cui Chris Haring (Leone d’oro alla Biennale Danza 2007) con la sua compagnia Liquid Loft, esplora il motivo del giardino come espressione dello sforzo umano per il controllo delle cose nel flusso inesorabile della transitorietà. Frutti strappati dal giardino, sono drappeggiati come un fugace, imponente monumento in suppurazione. Tra live performance, articolate installazioni e affascinanti paesaggi sonori, sulla scena si compie una parafrasi di esistenza che celebra la propria caducità. L’atmosfera ricorda “Il fascino discreto della borghesia” di Luis Buñuel, “L’abbuffata” di Marco Ferreri e il Peter Greenaway de “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante”. Gli spettatori sono parte di un banchetto al quale si sono autoinvitati. Sulla tavola abbandonata, dove troneggia la scultura precaria che accatasta cibo residuale, il totem consumistico diventa il vero protagonista di un racconto per immagini. Le scansioni della fotocamera lo esplorano, l’occhio dell’obiettivo lo insegue, muovendosi come una danza.

Ingresso euro 5. Informazioni: Biglietteria Operaestate Festival Veneto Via Vendramini 35 – Bassano Del Grappa tel. 0424 524214 – 0424 519811 HYPERLINK "www.operaestate.it" www.operaestate.it

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