Ultimora
27 Apr 2025 16:09
Festa di 40mila per la 25/A edizione della Padovamarathon
27 Apr 2025 14:40
A Treviso ricompare la panchina tolta ai migranti da Gentilini
27 Apr 2025 11:40
Atto vandalico no-vax, imbrattata sede Caf Cisl a Verona
26 Apr 2025 16:14
Bizet 150: Carmen e quello screzio tra Chaplin e Caruso
26 Apr 2025 14:39
L'approccio multidisciplinare contro i tumori ossei
26 Apr 2025 14:23
A Vicenza nuovo raid dei No Vax, contro la sede del Pd
28 Apr 2025 06:54
'Due giornalisti italiani sono stati espulsi dal Marocco'
28 Apr 2025 00:11
Trump: 'Deluso dalla Russia, Putin smetta di sparare e tratti'
27 Apr 2025 23:58
Sparatoria a Monreale, tre morti: fermato un 19enne
27 Apr 2025 23:37
Scherma: Vince Israele, Svizzera non si gira verso le bandiere
27 Apr 2025 22:46
Serie A: Napoli-Torino 2-0
27 Apr 2025 21:32
Serie A: Napoli-Torino 2-0 DIRETTA e FOTO
Nel 2005, per celebrare i 225 anni della storica distilleria, la famiglia Nardini, si è regalata un°´opera architettonica in vetro realizzata da Massimiliano Fuksas e Doriana O. Mandrelli.
Glaverbel, produttore leader in Europa nei vetri con coating, ha contribuito alla realizzazione di questo prestigioso progetto battezzato “le Bolle”.

Esterno_ Bolle di Nardini
Bolle
(Relazione di Massimiliano e Doriana Fuksas)
Un grande “alambicco” di vetro dedicato alla celebre distilleria Nardini.
Due “mondi”: il primo “sospeso”, formato da due bolle ellissoidali trasparenti che racchiudono i laboratori del centro di ricerca, e l’altro “sommerso”, uno spazio scolpito nel terreno come un canyon naturale che ospita un auditorium di 100 posti a sedere. Una rampa discendente, matrice generatrice dello spazio-canyon, conduce all’auditorium ed è utilizzabile anche come platea all’aperto. La contrapposizione delle due platee inclinate forma un’unica arena continua per ospitare eventi. Lo spettatore seduto è circondato da un landscape generato dall’andamento aritmico delle pareti del muro inclinato.
[...]
Due segni: uno raffinato, elegante, tecnologico, immateriale. L’altro brutale, dove la materia, il cemento armato, diventa epifania della forma.
Un contenente e un contenuto, positivo e negativo in continua tensione connessi dalla struttura inclinata dell’ascensore ma immersi nella loro energia di segno contrario che spinge verso l’alto le bolle vitree dei laboratori e sprofonda nel sottosuolo l’auditorium con la sua pesante corposità .
Le colonne più che sorreggere gli edifici sembrano ancorarli a terra. Il riverbero dell’acqua crea un piano speculare. Luogo geometrico di un’assurda omologia dove lo spazio vibra e si dilata. I soli 5 cm di profondità dell’acqua si trasformano in diversi metri di altezza. Camminare sulla passerella offre intense emozioni.
Massimiliano Fuksas
Di origine lituana, nasce a Roma nel 1944, dove si laurea in architettura all’Università “La Sapienza” nel 1969. Nel 1967 crea il suo studio romano, cui seguono nel 1989 e nel 1993 i suoi studi di Parigi e di Vienna e nel 2003 quello di Francoforte.
Attualmente vive e lavora a Roma e a Parigi.
Il 28 aprile
- 28-04-2024Bufera generale
- 28-04-2022Gerin Informa
- 28-04-2022Nel nome del padre e della madre
- 28-04-2021Guarda che numeri
- 28-04-2021Money for Nothing
- 28-04-2020La resa dei Conte
- 28-04-2017Filosofia Zen
- 28-04-2016Francesca “apre” e… chiude la piazza
- 28-04-2016Vandali del 25 aprile, interviene il sindaco Poletto
- 28-04-2016Terno Secco
- 28-04-2015Only the Bridge
- 28-04-2015Madre e figlia investite sulle strisce
- 28-04-2014Silvia per te
- 28-04-2014“Città Vostra”, o della continuità
- 28-04-2014Nasce il Comitato “Riapriamo il Tempio Ossario”
- 28-04-2014Cassola Beach 2
- 28-04-2012Ros@’ 2012: il 1° maggio tutti in bici
- 28-04-2012“Continuità e Rinnovamento”: mercoledì Zaia a Rosà
- 28-04-2012Il concerto per il Primo maggio… al lavoro!
- 28-04-2012Beppe Grillo a Rosà: “Noi siamo la variabile impazzita”
- 28-04-2011Il cappottino primaverile