Ultimora
Manifestazioni
20-11-2024
Arriva a Bassano del Grappa il “Gran Concerto Natale - Alessandro Lora concert”
21 Nov 2024 17:47
Autonomia: Zaia,se non la faremo per scelta sarà per necessità
21 Nov 2024 17:17
Morto boscaiolo travolto da albero abbattuto
21 Nov 2024 17:20
Università Padova, i magnifici 8 della Ricerca mondiale
21 Nov 2024 17:04
Faceva arrivare donne da Africa per farle prostituire, arrestata
21 Nov 2024 16:55
Rapina un volontario e aggredisce carabinieri
21 Nov 2024 13:20
Venezia, il pellegrinaggio alla Madonna della Salute
21 Nov 2024 19:07
Sinner-Baez DIRETTA e FOTO
21 Nov 2024 19:19
Compromesso sui buoni pasto, tetto al 5% sulle commissioni
21 Nov 2024 19:04
Putin: 'Gli Usa spingono il mondo verso un conflitto mondiale, pronti ad ogni evenienza'
21 Nov 2024 16:28
Perse le tracce di un cittadino italiano arrestato in Egitto
21 Nov 2024 18:07
Coppa Davis, Italia-Argentina, in campo Musetti -Cerundolo. Poi Sinner
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Per non morire di mafia…
Applausi a scena aperta al Teatro Remondini per lo spettacolo di Sebastiano Lo Monaco tratto dal libro di Pietro Grasso
Pubblicato il 27-02-2013
Visto 2.735 volte
La rassegna “La Bella Stagione” ha portato sul palcoscenico del Teatro Remondini ieri sera, martedì 26 febbraio, lo spettacolo Per non morire di mafia.
Sebastiano Lo Monaco, noto interprete del teatro classico e di quello pirandelliano, ha proposto al pubblico bassanese il suo spettacolo nato nel 2010 a Spoleto che dà voce e racconto alla storia di un uomo e del suo lavoro, un lavoro particolare in cui gli avanzamenti di carriera si pagano a caro prezzo e che intreccia trama e ordito con la storia italiana contemporanea. Il testo è stato tratto dal libro omonimo scritto da Pietro Grasso, ex procuratore nazionale antimafia, insieme ad Alberto La Volpe.
Nella riduzione scenica curata da Nicola Fano – l’adattamento drammaturgico è di Margherita Rubino e la regia è di Alessio Pizzech – il racconto non offre il fianco alla spettacolarizzazione, né appare come un’agiografia della mafia o della figura del magistrato: Lo Monaco interpreta Pietro Grasso, racconta la sua vita di uomo delle istituzioni, di servitore dello Stato, e percorrendone alcune tappe tristemente note alla cronaca, fermandole/firmandole col gesso bianco su un’enorme lavagna (“La mafia non esiste”; “Falcone, Borsellino"; "Il maxiprocesso”; “5 settimane: 19 ergastoli, 1000 e più anni di carcere, 100 assolti”; “Tommaso Buscetta e il 10 Febbraio 1986”) narra una nuova Iliade dove miti e eroi devono esserci e ci sono – ad alcuni di questi è toccato in vita di dovere essere anche consapevoli di doverlo diventare e a che prezzo. Il procuratore nazionale antimafia interpretato da Lo Monaco, dal palco racconta tanti episodi della storia della criminalità organizzata, e guarda al suo divenire (la mafia non uccide quasi più, sono lontani i tempi della “mattanza”, ha allungato i suoi tentacoli nei territori dove c’è ricchezza e imbratta di nero politica ed economia ovunque, a livello internazionale), ma dà voce anche ai suoi sentimenti, alle paure, alle rinunce, ai timori che precedono decisioni destinate a diventare atti di coraggio; ci sono anche momenti comici, vengono toccati tutti i registri, anche quello della commedia a tratti, in questo racconto pieno di tragedia. Grasso-Lo Monaco ci narra la solitudine e insieme la coralità riservate ai magistrati in trincea in questa guerra (in prima linea stanno fianco a fianco giudici, poliziotti, giornalisti, preti… ). C’è molta sicilianità nello spettacolo, negli accenti, nelle musiche, ma una sicilianità intesa non in senso regionalistico, o di confino del fenomeno: la culla della mafia è dove c’è un crogiolo di culture, la mafia è “mediterranea”, perciò migrante, naviga seguendo le rotte del denaro.
Mattia Pontarollo con Sebastiano Lo Monaco (a dx) al Color Cafè
L’apertura è affidata all’eco di voci di bambini che giocano a nascondino, un coro molto greco, tra questi c’è Pietro Grasso che vuole fare tana per poter gridare “Liberi tutti”: nel finale il coro ritorna, Lo Monaco gira la lavagna che diventa uno specchio e la frase che non è più bambina diventa un augurio rivolto a gente vera, una speranza che si può realizzare soltanto con la legalità, che è “l’unica forza dei deboli” conclude il magistrato, la toga nera in spalla.
Lo Monaco a fine spettacolo, rivolgendosi al pubblico presente in teatro, ha ringraziato per gli applausi, soprattutto per quelli rivolti alla toga: “Ero curioso, – ha spiegato – questa è la prima replica che propongo dopo le elezioni (Pietro Grasso è stato eletto al Senato nel Lazio per il Pd) e mi chiedevo come sarebbe stata l’accoglienza del testo dopo questa novità: ho sentito da pare vostra lo stesso calore di prima, l’omaggio alla sua storia, e la cosa mi rende felice”.
La rappresentazione è stata preceduta da un incontro con l’attore al Color Cafè del Teatro Remondini. L’appuntamento, curato da Mattia Pontarollo, è stato organizzato nell'ambito delle attività di laboratorio e formazione promosse da Color Teatri, e ha dato modo ai presenti di conoscere la genesi e le finalità dell’idea di portare in scena il libro di Grasso: “Finché la mafia esiste bisogna ricordarlo, parlarne, discuterne, reagire, perché l'indifferenza è il peso morto della storia” viene affermato anche dal palco. Lo Monaco ha anticipato anche il titolo del prossimo spettacolo che dedicherà all’opera di Grasso: Liberi tutti. I buoni, guardandoci attorno, speriamo.
Il 21 novembre
- 21-11-2023Notte Chiara
- 21-11-2022Oh che bel Macello
- 21-11-2022Chi ha incastrato Roger Rabbit?
- 21-11-2021Eviva España
- 21-11-2020Tendente allo Zero
- 21-11-2018Varda che dossier
- 21-11-2018El Tormenton
- 21-11-2018Peruvian Graffiti
- 21-11-2016Ma quanto mi Consta
- 21-11-2016Operazione Super G
- 21-11-2015Buon N@t@le
- 21-11-2015Tezze sul Brenta: baratto amministrativo in consiglio comunale
- 21-11-2014Cucinati a dovere
- 21-11-2013Jurassic Christmas
- 21-11-20136 milioni sul pavimento
- 21-11-2013Sul Ponte per il Tribunale, Filippin assente
- 21-11-2012Scacco a Scettro
- 21-11-2011Dai tacchetti al tacco 12
- 21-11-2011Tutti per Sammy, Sammy per tutti
- 21-11-2011“Violenza sulle donne, è il momento di dire basta”
- 21-11-2011Una webcam può aiutare a guarire
- 21-11-2009Mara Bizzotto: “A Natale regalerò un crocifisso ai sette giudici europei”
- 21-11-2009Crocifisso: “Seppelliremo di firme la sentenza di Strasburgo”