Ultimora
2 Apr 2025 16:01
Biennale, a Venezia per Architettura arriva Gens
2 Apr 2025 16:00
Identificati presunti vandali scuola del Vicentino
2 Apr 2025 15:19
Finisce con furgone in fossa termovalorizzatore, ferito autista
2 Apr 2025 14:08
All'aeroporto di Venezia sistema pneumatico per raccolta rifiuti
2 Apr 2025 13:59
In 60mila per Amerigo Vespucci e Villaggio IN Italia a Venezia
2 Apr 2025 13:07
Tenta di strangolare la moglie, arrestato 77enne nel Veronese
2 Apr 2025 15:41
++ Precipita ultraleggero, trovate due persone morte ++
2 Apr 2025 15:24
Ucraina, dazi e Gaza: la difficile strada di Trump
2 Apr 2025 12:19
Question time alla Camera con Tajani, Foti e Valditara
2 Apr 2025 14:26
La Giunta vota a maggioranza insindacabilità di Delmastro
2 Apr 2025 14:31
A Visso aperto il primo cantiere post sisma nel centro storico
4 novembre 1979. Gli studenti iraniani attaccano l’ambasciata americana, protestando per l’estradizione dello scià, rifugiatosi negli Stati uniti. Riusciti a far breccia nel suolo americano catturano 52 diplomatici e funzionari, tenendoli come ostaggi per più di un anno. Sei di loro riescono a sfuggire e a trovare rifugio nell’ambasciata canadese, se verranno scoperti, saranno sicuramente uccisi. La CIA deve agire in fretta per poterli salvare e riportarli a casa.
Da questo fatto realmente accaduto parte Ben Affeck per raccontare una delle operazioni più sensazionali che coinvolse in una cooperazione impensabile tra Canada, USA e Hollywood. Segretata fino al 1997, anno in cui Bill Clinton tolse il segreto di Stato sull’intera faccenda, l’operazione Argo si dimostra perfetta per trarne un film: un eroe/antieroe come protagonista (la cui vicenda privata pur caratterizzandolo non prevale mai rispetto al suo ruolo strategico), il tanto luccicante quanto finto mondo del cinema sullo sfondo, le agenzie dei diversi stati a coordinare l’operazione.
Il film inizia con una folgorante quanto adrenalinica scena di invasione e finisce con un’ansiogena liberazione, che fa letteralmente togliere il fiato. In mezzo la preparazione, tra ostacoli e facilitazioni, di un piano folle messo in piedi da Tony Mendez, specializzato in operazioni sotto copertura. L’estradizione, solitamente operata nel segreto e nel silenzio, viene questa volta pubblicizzata con tanto di conferenze stampa e giornalisti interessati. Possibile? Sì, perché il geniale piano di Mendez è quello di far credere a tutti, iraniani e americani compresi, l’imminente produzione di un film di fantascienza (il cui titolo è per l’appunto Argo e che molto richiama Star Wars) ambientato proprio in Iran, così facendo i sei rifugiati potranno tornare a casa fingendosi parte della troupe canadese in viaggio peri sopralluoghi del caso.

La trama di sicuro appeal non basta però a fare di Argo uno dei favoriti agli Oscar, ma la bravura di Affleck sta nell’usarla con estrema intelligenza riuscendo a renderla ancora più appetibile. Alla sua terza regia, dopo i convincenti Gone Baby Gone e The Town, l’attore ha confezionato Argo come un film anni ’70, con un manieristica attenzione verso i particolari (sia di scenografia che di attori, scelti in base alla somiglianza fisica con i veri protagonisti della vicenda, come si vede nei titoli di coda) che fanno piombare lo spettatore direttamente in quell’epoca: dai costumi, alle musiche –che vanno dai Led Zeppelin ai Dire Straits- fino alla stessa grana della fotografia e i titoli di testa con il vecchio logo della Warner, tutto è stato “invecchiato” e reso credibile.
La sensazione è proprio quella di vedere un vecchio film di spionaggio e operazioni segrete ma con molto sentimento in più, e aiutato da un cast equilibrato ma dal passato televisivo (menzione speciale per John Goodman e Alan Arkin, una coppia favolosa) e un finale come detto adrenalinico ma che sfocia nella commozione e nell’entusiasmo, Argo si prenota per fare incetta di premi.
Il 02 aprile
- 02-04-2024Marin and the Biosphere
- 02-04-2024MaB guarda un po’
- 02-04-2024Parenti serpenti
- 02-04-2023Pesca a Mosca
- 02-04-2022L’Evo di Eva
- 02-04-2022Centro Stufi
- 02-04-2021Licenziati in tronco
- 02-04-2021No Covid No Party
- 02-04-2021Fast Fish
- 02-04-2020Cuoco amico
- 02-04-2020Acquavirus
- 02-04-2020Only The Positive
- 02-04-2017Un Pesce in destra Brenta
- 02-04-2016La Guerra delle Rose
- 02-04-2016Ma fatemi la carità
- 02-04-2016Temporary Fish
- 02-04-2015Www mi piaci tu
- 02-04-2015Adelante 2, il ritorno
- 02-04-2015Mai dire Bike
- 02-04-2015Pesce Card
- 02-04-2014Le finestre sul Golf
- 02-04-2014Destro allo stomaco
- 02-04-2014Turismo in fiore
- 02-04-2014Poletto a Federica Finco: “Maestrina senza cattedra”
- 02-04-2014Ogni lasciata è persa
- 02-04-2014Un pesce sul Brenta
- 02-04-2013Batterio Klebsiella: le precisazioni dell'Ulss n.3
- 02-04-2013Pesce a zero euro
- 02-04-2012“Ecco la squadra per far evolvere Rosà”
- 02-04-2012Silvia Pasinato: “Sollevato l'ennesimo e inesistente scandalo”
- 02-04-2012Ecotrasporti: “Con Karizia non esiste neanche rapporto di conoscenza”
- 02-04-2012Folla al centro commerciale per Dolcenera
- 02-04-2011Polo Museale, si avvicinano le ruspe
- 02-04-2011La Provincia e la Bretella Ovest: “no”, “ni”, “forse”
- 02-04-2011E Mara si arrabbia con Sarkò
- 02-04-20111800 clic in un giorno per il “pesce” di San Bassiano
- 02-04-2010Brad e Angelina: pesce d’aprile!
- 02-04-2009Incontri senza censura: Andrea Vianello
- 02-04-2009“All Stars”: spazio alle voci che contano
- 02-04-2009Giuseppe Nardini: “Torniamo ad amare la nostra città”