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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il PD cala il tris
I candidati e parlamentari in pectore del PD Rosanna Filippin, Federico Ginato e Alessandra Moretti si presentano a Rosà. Moretti: “La prossima legislatura sarà una legislatura di ricostruzione”. E sul tribunale di Bassano...
Pubblicato il 02-02-2013
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L'appuntamento alla Casa dei Gelsi a Cusinati di Rosà - uno dei 581 incontri elettorali voluti dal PD regionale nei 581 Comuni del Veneto - è organizzato in stile convention: comodi sofà al posto delle sedie per il dibattito con gli ospiti a mo' di talk show, il video ufficiale del candidato premier Bersani proiettato a rotazione sul maxischermo e l'inno del PD di Gianna Nannini diffuso dagli altoparlanti della sala prima che l'evento abbia inizio.
Fuori piove che Dio la manda, ma per il confronto pubblico tra i candidati del Partito Democratico “Chi siamo e che cosa faremo”, promosso dal Circolo dei Democratici di Rosà, arriva il pubblico delle grandi occasioni.
L'incontro è preceduto da una conferenza stampa nella quale Alfio Piotto, coordinatore del Circolo PD rosatese e conduttore del dibattito, cede lo spazio al segretario PD di Bassano del Grappa Giovanni Reginato e al giovane coordinatore del Circolo PD di Tezze sul Brenta Daniele Cuccarollo in veste di moderatori.

Rosanna Filippin, Federico Ginato e Alessandra Moretti, candidati "blindati" del PD alle prossime elezioni politiche (foto Alessandro Tich)
Davanti al pubblico e ai giornalisti siedono tre candidati di punta del Partito Democratico alle prossime elezioni politiche: la bassanese Rosanna Filippin, assessore comunale dimissionario e segretario regionale del partito; il segretario provinciale Federico Ginato, assessore nel Comune di Pojana Maggiore e Alessandra Moretti, vicesindaco di Vicenza e assessore alle Politiche Giovanili e all'Istruzione, membro della direzione nazionale e portavoce nazionale di Bersani in occasione delle Primarie.
Tutti e tre blindatissimi nelle posizioni di lista (Moretti e Ginato, rispettivamente, ai posti n. 3 e 4 della lista per la Camera - Veneto 1 e Filippin al n. 4 della lista unica per il Senato), hanno il tesserino da parlamentare praticamente già in tasca.
Ci sono anche due assenti: il marosticense di nascita Giorgio Santini, ex segretario generale aggiunto della CISL e n. 3 nella lista per il Senato, dà forfait perché chiamato dalla direzione nazionale a un altro appuntamento. Un suo video-messaggio, predisposto per l'occasione, viene comunque proiettato a beneficio dei presenti. Daniela Sbrollini, deputato PD uscente e n. 9 nella lista per la Camera - l'unico tra gli ospiti annunciati che si è messo in gioco candidandosi alle Primarie - manca invece perché bloccata a casa da un imprevisto famigliare.
Tocca dunque al trio Filippin-Ginato-Moretti esporre le ragioni della loro candidatura e del perché il consenso degli elettori dovrebbe andare al loro partito.
“Questo è il primo incontro della zona di Bassano - sottolinea, aprendo l'incontro con la stampa, il segretario bassanese Reginato -. Lo slogan della nostra campagna elettorale, “L'Italia giusta”, riflette l'esigenza di far fronte alle tante cose ingiuste nel nostro Paese, come ad esempio il fondo per la non autosufficienza che dai 2 miliardi e mezzo stanziati dal governo Prodi è stato ridotto a 500 milioni dall'ultimo governo Berlusconi. Le altre parole d'ordine sono legalità e lavoro. E anche il ricambio della classe politica: rispetto ai parlamentari uscenti del PD abbiamo un ricambio di un 55% di candidati deputati di nuova nomina, percentuale che sale al 70% per i candidati senatori.”
Reginato non tralascia le questioni locali: “Sul tribunale di Bassano il PD ha cercato di fare il possibile per salvare la situazione. Mi auguro che i nostri candidati siano sensibili su questo punto. Un altro problema da affrontare è il sistema del project financing, applicato alle grandi opere, che dagli ospedali è passato in maniera incondizionata alle infrastrutture, come la Pedemontana e la Nuova Valsugana.”
Filippin, Ginato, Moretti: pensieri e parole
E' Rosanna Filippin, senatrice in pectore, a rompere il ghiaccio sulle motivazioni della propria discesa in campo.
“Il Bassanese - afferma - non è tradizionalmente rappresentato da questa parte politica in Parlamento. E' la prima volta che questo territorio riuscirà ad esprimere una rappresentanza di questa parte politica. E' un successo da rivendicare come successo di questo territorio, tradizionalmente ad appannaggio del centrodestra. Voglio essere il rappresentante in Parlamento di questo territorio e portare le sue istanze e necessità a Roma, senza dimenticare i nostri valori e la mia e la nostra storia.” “I valori della solidarietà e della condivisione - rimarca ancora la Filippin - vanno rappresentati in maniera diversa da come sono stati portati avanti da altri laddove si costruisce il disegno nazionale.”
“Siamo tutti e tre amministratori, e quindi con una forte sensibilità verso il territorio - dichiara Federico Ginato -. Abbiamo il dovere di indicare alcune priorità e costruirle assieme alle Amministrazioni e alle associazioni di categoria. Una priorità è coniugare l'ambiente con l'economia, che in realtà è manufatturiera, per trovare nuove prospettive di sviluppo e di lavoro: efficienza energetica, riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, rilancio dell'agricoltura con funzione di mantenimento dell'ambiente e del paesaggio e quindi anche del turismo.”
Ginato si sbilancia anche sulla necessità di ritoccare verso il basso le indennità dei parlamentari che, come noto, sono le più alte in Europa.
“C'è bisogno di un ritorno a un'etica pubblica molto forte - sostiene -. I deputati devono dare l'indicazione di uno stile sobrio, trasparente e onesto. C'è bisogno di dare l'esempio come classe politica, nel momento in cui chiediamo molto ai cittadini.”
Alessandra Moretti, volto emergente del PD nazionale, fa capire subito di che pasta è fatta: “Come amministratore locale di una città capoluogo come Vicenza ho conosciuto da vicino i problemi delle Amministrazioni pubbliche, strette tra i tagli dello Stato e il Patto di Stabilità che limita i servizi alle famiglie e alle persone. Ho cercato sempre di portare le istanze da amministratrice del Nord in direzione nazionale. La prossima legislatura sarà una legislatura di ricostruzione. Servono riforme costituzionali, una riforma del fisco e una riforma dei servizi e dei diritti alla persona.”
“Per la riforma fiscale - prosegue la candidata alla Camera - è doveroso garantire un abbassamento del costo sul lavoro e dare premi fiscali per le aziende che reinvestono capitali in azienda per la ricerca, l'innovazione, le tecnologie e che favoriscono l'assunzione di giovani. Diamo anche sostegno all'imprenditoria giovanile. Partendo anche dall'esempio del Veneto, regione all'avanguardia sul piano nazionale per gli incubatori di giovani imprese start-up. Il tema del lavoro è il tema principale.”
E' a questo punto che si innesta, inevitabilmente, la replica della Moretti - senza nominare la diretta interessata - alla deputata uscente e candidata del Pdl Nunzia De Girolamo che ieri, nella trasmissione “Agorà” su Rai Tre, ha scatenato una bufera definendo il Veneto “terra di contadini”.
“Una deputata Pdl ha detto in Tv che siamo una terra di contadini - incalza il vicesindaco di Vicenza -, e noi ne siamo orgogliosi. Ma siamo anche imprenditori, un grande popolo operoso, innovativo e creativo.”
Il Moretti-pensiero indica anche altre questioni in agenda: “Priorità per la scuola, la formazione e l'università che negli anni berlusconiani hanno subito tagli indiscriminati. Hanno rubato il tempo-scuola e sconvolto l'organizzazione famigliare. Prima delle riforme costituzionali, partiamo con le riforme di alcuni diritti, che non costano: cittadinanza ai bambini stranieri nati in Italia, testamento biologico, procreazione assistita. E poi lotta all'evasione fiscale, sostegno alle imprese che hanno crediti con lo Stato, tutelare i servizi alle persone. Ci batteremo perché l'IMU ritorni integralmente ai Comuni. Sono i Comuni che possono decidere a chi applicare l'imposta, chi ha poco non la deve pagare. E ancora i Comuni possono decidere, discrezionalmente, di prevedere riduzioni considerevoli.”
Et dulcis in fundo, il tribunale
Chiamata in causa dalla domanda di un collega giornalista, Rosanna Filippin risponde sulla questione del tribunale di Bassano, citata nell'assist del segretario Reginato. “C'è una cosa di cui siamo orgogliosi come PD, e cioè che quando vogliamo fare una cosa, noi la facciamo” - replica la Filippin, che tira fuori dalla borsa un “malloppo” di una trentina di pagine.
“Questo è il Programma Giustizia del Partito Democratico - spiega la candidata al Senato -. Non è il programma di Rosanna Filippin, di Federico Ginato o di Alessandra Moretti: è il programma del partito. Vi leggo solo quello che è scritto a pagina 1: Revisione delle circoscrizioni giudiziarie da completare, per portare a termine la riforma. Va rivista la situazione attuale, escludendo dall'elenco delle sedi giudiziarie da tagliare i sei tribunali già indicati dal Parlamento: Lucera, Pinerolo, Chiavari, Rossano, Tolmezzo e Bassano del Grappa.”
Della serie: chi ha orecchie per intendere, intenda.
Il “messaggio alla nazione” - al termine della conferenza stampa e prima dell'incontro di presentazione con gli elettori - è del giovane coordinatore del PD di Tezze sul Brenta Daniele Cuccarollo: “Questi incontri servono a far vedere che i nostri candidati sono persone che vengono dal territorio, e che hanno ottenuto fiducia o attraverso le Primarie o con l'attività amministrativa. Non abbiamo nulla a che fare con i sistemi delle altre liste, che hanno scelto i candidati come al Grande Fratello.”
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